domenica 2 settembre 2012

The Storm

There came a wind like a bugle;
it quivered through the grass,
and a green chill upon the heat
so ominous did pass
we barred the windows and the doors
as from an emerald ghost;
the doom's electric moccasin
that very instant passed.
On a strange mob of panting trees
and fences fled away
and rivers where the houses ran
the living looked that day.
The bell within the steeple wild
the flying tidings whirled.
How much can come
and much can go,
and yet abide the world!
E. D.
- Inizio Registrazione Vocale- 
Oak Town, Greenfield. 

 Piove oramai da giorni ed io non ne posso veramente più.
Questa tempesta, questa minaccia di tornado ha scombussolato tutto. Ho un locale affittato da una settimana, perso nel niente. Perchè purtroppo in questa settimana non ho potuto fare niente se non ordinare il necessario che è fermo. Nessuno se la sente di venire qui ad Oak Town con questa minaccia. Ed io ho pagato per niente. Anche Charlotte non se la sente e non posso darle tutti i torti.
Non sò cosa sia successo al nostro rapporto, lo sento come raffreddato o forse la distanza da Horyzon a Greenfield non è solo materiale, ma sopratutto affettiva. In parte credo che sia colpa mia, ma sinceramente continuare a sentire parlare di ragazzi, di baci, di persone che tornano nella vita da un momento all'altro e vogliono portarti a letto.... non è questo il momento.
Posso ridere e scherzare con lei, come ho sempre fatto, ma vi è un momento per tutto. Adesso è il momento di fare le cose serie.
Ne ho avute tante di batoste in questo periodo e perdermi dietro a problemi futili non vi riesco. Voglio perdermi dietro a problemi che possano cambiare la mia vita. Non ce l'ho con Charlotte per questo. E' la sua età questa, quell'età in cui si parla di amore infiniti. Ma che non saranno mai infiniti. I sentimenti sono infiniti, il bene che si può volere ad una persona è infinito. Ma non l'amore. L'amore cambia. L'amore finisce. Solo che le ci vorranno ancora tanti anni per capirlo.
Lucky. Se non avessi avuto Lucky in questi giorni non sò cosa avrei fatto. Due persone cresciute in ambienti completamente diversi che sono finiti a ripararsi sotto lo stesso tetto. Mi ha dato una mano a mettere delle assi davanti alle finestre del locale.
Pensando a quanti mi hanno detto, non ti lascerò nei casini, per te ci sarò sempre e poi ritrovarmi a dovermi appoggiare ad un emerito sconosciuto .... Il prossimo che mi dice quelle parole, lo spedisco direttamente sotto terra ancora vivo.
Come Kayne. Non l'ho spedito direttamente sotto terra ancora vivo, ma ho completamente tagliato i ponti con lui. Con questo tempo andare al Ranch è impossibile e se anche fosse possibile eviterei di andarci. Sono tornata sui miei passi quel pomeriggio, mi ha cercato con un messaggio. Ho tentato di fargli sentire la mia presenza, l'ho cercato dopo quel messaggio e si è fatto negare. Ho lasciato passare dei giorni e sono tornata a cercarlo. Si è fatto negare anche in quel caso. Allora basta. Non vi sono le basi per avere un amicizia e sopratutto per portare avanti quest'amicizia. Siamo su due sponde completamente diverse.
Lui ha trovato la pappa già pronta, con tanto di ciotola di latte dove inzuppare il biscotto. Io fatico ad andare avanti. Non sò più veramente cosa significhi fare un pasto completo. Ho freddo e sono diventati rari i momenti in cui mi diverto veramente.
Hope è ad Eleria con i suoi nonni già da una settimana ed io stò morendo piano piano senza poterla abbracciare. Se non finisce questa tempesta però, è rischioso portarla qui e preferisco che rimanga lì con loro piuttosto che tenerla con la balia ad Horyzon.
I miei genitori si sono accorti che sono sempre su Greenfield, ma non hanno fatto domande. Ed è un bene. Combattere anche loro non è proprio il momento.
Devo ancora abituarmi bene alla maschera che ho indossato nuovamente. Quella che non ha bisogno di niente e di nessuno se non del proprio lavoro. Avevo chiuso già da prima con i rapporti interpersonali e sono tornata a farlo. Non voglio più nessuno nella mia vita.
Sono piena di cose da fare. Il lavoro fiocca da ogni angolo e farmi abbattere per dei sentimenti che non sono veritieri e che sanno di bugia fin dal primo momento, non me lo posso permettere.
Sono sola in mezzo a questa tempesta e sarò sola dopo la tempesta. La verità è questa. E sopratutto stò bene anche da sola. I miei lavori piacciono, le miei idee per le serate conquistano i committenti.
Vero, non abito quasi più al 30° piano in un grattacielo di Horyzon, quindi non abito quasi più nel Corer. Sono in una topaia del saloon di Oak Town in attesa che almeno la tempesta climatica passi. Ma sono Sabina. E Sabina non si ferma più davanti a niente ed a nessuno.
Sabina vuole una base monetaria, Sabina vuole che questo sia uno dei suoi primi ristoranti e dovessi metterci tutta la vita o fare patti con le persone più disparate, lo farò.
Il resto che accadrà intorno se mi piacerà lo terrò per me, se non mi piacerà lo allontanerò.

-Fine Registrazione Vocale-