sabato 8 settembre 2012

Quelle come me

Nel silenzio della notte,
solo buio
dentro e fuori.
E poi silenzio,
come un mare
di solitudine.
Dove ho lasciato
quella donna che credeva
e null'altro
chiedeva alla vita
se non l'amore.
Dove ho lasciato
quella donna sincera
che donava a piene mani
il cuore
stracolmo di gioia...
la gioia di esserti accanto.
Dove l'ho lasciata...
...
E' qui
nel silenzio della notte,
a cercar di ricordare
il sapore di un bacio
- Inizio Registrazione Vocale-
Oak Town, Greenfield.

E' morta. E' morta quella donna che credeva nell'amore, che credeva nelle persone sincere, che credeva nel bene. E piano piano come se un deserto arido e secco si stesse facendo strada senza chiedere permesso, stà morendo anche tutto il resto.
La prima festa alla Shouye è stata quasi un successo. Un quasi è d'obbligo. La Blue Sun ha fatto bella figura. Tutto quello richiesto è stato dato.
Quanta falsità ho visto durante quella festa. Anche i miei sorrisi erano falsi. Tanti parlano di destino. Ognuno di noi ha un destino segnato. Ho tentato di scappare dalle serate di quel genere, dal dover distribuire sorrisi falsi e pure torno sempre e solo a quelle serate.
Non c'era un unica persona presente che abbia scambiato con me un sorriso sincero. Non ho intenzione di fare la lista delle persone presenti che ho incrociato. Non avrebbe senso. Sono tute una ugale ad un altro. Tutte persone che hanno mostrato sorrisi falsi verso la mia persona e verso i quali ho ricambiato sorrisi falsi.
Continuo a pensare che le persone che definiscono sbagliate, siano l'uniche persone sulle quali possa contare.
No. Non contare. Non credere. Le uniche persone che posso USARE.
Già usare. Usare le persone. Quel difetto che avevo da ragazzina viziata quando ho conosciuto il padre di Hope. Usare le persone. Io ti dò questo e tu mi dai questo in cambio. Io vengo da te solamente perchè tu puoi darmi questo.
Sono sola. Non devo rendere conto a nessuno di quello che faccio.
Ho sbagliato anche socia. Più vado avanti e più me ne rendo conto. Sono settimane che aspetto l'inizio dei lavori in quel cavolo di locale e tra una cosa e tra tornadi vari, quel locale è ancora vuoto.
Soldi. Soldi. Sono le uniche cose di cui ho bisogno. Soldi per pagare, soldi per mandare a fanculo quando voglio mandare a fanculo. Soldi per comprare.
Quel cavolo di locale deve partire. Sono stanca di dover chiedere. Sono stanca di dover stare senza mia figlia per chi pensa solamente ai fatti propri.
Sono stanca di dover essere sincera mentre gli altri distrubuiscono solo falsità.

-Fine Registrazione Vocale-

domenica 2 settembre 2012

The Storm

There came a wind like a bugle;
it quivered through the grass,
and a green chill upon the heat
so ominous did pass
we barred the windows and the doors
as from an emerald ghost;
the doom's electric moccasin
that very instant passed.
On a strange mob of panting trees
and fences fled away
and rivers where the houses ran
the living looked that day.
The bell within the steeple wild
the flying tidings whirled.
How much can come
and much can go,
and yet abide the world!
E. D.
- Inizio Registrazione Vocale- 
Oak Town, Greenfield. 

 Piove oramai da giorni ed io non ne posso veramente più.
Questa tempesta, questa minaccia di tornado ha scombussolato tutto. Ho un locale affittato da una settimana, perso nel niente. Perchè purtroppo in questa settimana non ho potuto fare niente se non ordinare il necessario che è fermo. Nessuno se la sente di venire qui ad Oak Town con questa minaccia. Ed io ho pagato per niente. Anche Charlotte non se la sente e non posso darle tutti i torti.
Non sò cosa sia successo al nostro rapporto, lo sento come raffreddato o forse la distanza da Horyzon a Greenfield non è solo materiale, ma sopratutto affettiva. In parte credo che sia colpa mia, ma sinceramente continuare a sentire parlare di ragazzi, di baci, di persone che tornano nella vita da un momento all'altro e vogliono portarti a letto.... non è questo il momento.
Posso ridere e scherzare con lei, come ho sempre fatto, ma vi è un momento per tutto. Adesso è il momento di fare le cose serie.
Ne ho avute tante di batoste in questo periodo e perdermi dietro a problemi futili non vi riesco. Voglio perdermi dietro a problemi che possano cambiare la mia vita. Non ce l'ho con Charlotte per questo. E' la sua età questa, quell'età in cui si parla di amore infiniti. Ma che non saranno mai infiniti. I sentimenti sono infiniti, il bene che si può volere ad una persona è infinito. Ma non l'amore. L'amore cambia. L'amore finisce. Solo che le ci vorranno ancora tanti anni per capirlo.
Lucky. Se non avessi avuto Lucky in questi giorni non sò cosa avrei fatto. Due persone cresciute in ambienti completamente diversi che sono finiti a ripararsi sotto lo stesso tetto. Mi ha dato una mano a mettere delle assi davanti alle finestre del locale.
Pensando a quanti mi hanno detto, non ti lascerò nei casini, per te ci sarò sempre e poi ritrovarmi a dovermi appoggiare ad un emerito sconosciuto .... Il prossimo che mi dice quelle parole, lo spedisco direttamente sotto terra ancora vivo.
Come Kayne. Non l'ho spedito direttamente sotto terra ancora vivo, ma ho completamente tagliato i ponti con lui. Con questo tempo andare al Ranch è impossibile e se anche fosse possibile eviterei di andarci. Sono tornata sui miei passi quel pomeriggio, mi ha cercato con un messaggio. Ho tentato di fargli sentire la mia presenza, l'ho cercato dopo quel messaggio e si è fatto negare. Ho lasciato passare dei giorni e sono tornata a cercarlo. Si è fatto negare anche in quel caso. Allora basta. Non vi sono le basi per avere un amicizia e sopratutto per portare avanti quest'amicizia. Siamo su due sponde completamente diverse.
Lui ha trovato la pappa già pronta, con tanto di ciotola di latte dove inzuppare il biscotto. Io fatico ad andare avanti. Non sò più veramente cosa significhi fare un pasto completo. Ho freddo e sono diventati rari i momenti in cui mi diverto veramente.
Hope è ad Eleria con i suoi nonni già da una settimana ed io stò morendo piano piano senza poterla abbracciare. Se non finisce questa tempesta però, è rischioso portarla qui e preferisco che rimanga lì con loro piuttosto che tenerla con la balia ad Horyzon.
I miei genitori si sono accorti che sono sempre su Greenfield, ma non hanno fatto domande. Ed è un bene. Combattere anche loro non è proprio il momento.
Devo ancora abituarmi bene alla maschera che ho indossato nuovamente. Quella che non ha bisogno di niente e di nessuno se non del proprio lavoro. Avevo chiuso già da prima con i rapporti interpersonali e sono tornata a farlo. Non voglio più nessuno nella mia vita.
Sono piena di cose da fare. Il lavoro fiocca da ogni angolo e farmi abbattere per dei sentimenti che non sono veritieri e che sanno di bugia fin dal primo momento, non me lo posso permettere.
Sono sola in mezzo a questa tempesta e sarò sola dopo la tempesta. La verità è questa. E sopratutto stò bene anche da sola. I miei lavori piacciono, le miei idee per le serate conquistano i committenti.
Vero, non abito quasi più al 30° piano in un grattacielo di Horyzon, quindi non abito quasi più nel Corer. Sono in una topaia del saloon di Oak Town in attesa che almeno la tempesta climatica passi. Ma sono Sabina. E Sabina non si ferma più davanti a niente ed a nessuno.
Sabina vuole una base monetaria, Sabina vuole che questo sia uno dei suoi primi ristoranti e dovessi metterci tutta la vita o fare patti con le persone più disparate, lo farò.
Il resto che accadrà intorno se mi piacerà lo terrò per me, se non mi piacerà lo allontanerò.

-Fine Registrazione Vocale-

mercoledì 29 agosto 2012

Non combattere

Il modo migliore è di non combattere, lascia perdere. Non cercare sempre di aggiustare le cose. Sarà giusto questo, sarà giusto quello.. Inutili le paranoie..Quello da cui scappi non fa che rimanere con te più a lungo. Quando combatti qualcosa, non fai che renderla più forte.. Lascia che faccia il suo corso e se non è giusta per te.. la lascerai lungo la tua strada e quando un domani ti fermerai a riflettere..non ricorderai neanche come hai fatto a lasciarla andare via.
-Inizio Registrazione Vocale-
Oak Town

Non ho più voglia di combattere.
Tutto quello per cui ho combattuto fino a questo momento mi si è rivoltato contro. Sicuramente ho combattuto e scelto di combattere con le persone sbagliate.
Non sò chi sia giusto tenermi accanto e chi sia giusto allontanare.
A questo punto non sò più nemmeno se vale la pena continuare a combattere per qualcosa che sembra sempre più irraggiungibile che fattibile.
Forse dovrei prendere Hope e tornare a New London.
Quando mi hanno rubato il cortex ho chiamato i miei genitori. Ci sarebbe un professore dell'Arte che cerca un assistente per la sua cattedra.....

-Fine Registrazione Vocale-

martedì 21 agosto 2012

Cyrano de Bergerac

-Inizio Registrazione Vocale-
Oak Town, Greenfield.

Bellissima la storia di Cyrano de Bergerac. Una storia triste. Una storia fatta di un uomo, che l'unico momento in cui riesce ad essere qualcuno è quando ha la spada in mano. Un uomo innamorato. Innamorato della donna sbagliata. Una donna, Rossana, all'oscuro dell'amore che questo uomo dal naso lungo prova per lei, tanto da chiedergli di prendersi cura di colui che le ha rubato il cuore.
E questo amore da parte di Cyrano è tanto grande da prendersi cura di questo incomodo. Le migliori parole d'amore escono dalla sua bocca, ma vengono spacciate per parlare dell'innamorato.
Solo al momento della morte di Cyrano, Rossana, capisce chi era il proprietario delle parole d'amore che le dedicava l'altro. Una bellissima storia dove amore ed amicizia si intrecciano tra tantissime vicissitudini.
Non sò perchè in tutto che stà succedendo a me riesco anche a pensare a questa storia.

Ho deciso. Ho deciso da quale parte stare.
Dalla mia parte. Padrona della mia vita, padrona delle mie scelte, senza permettere a niente e a nessuno di mettere bocca in quello che faccio. Padrona del mio ristorante, anche se dovesse restare aperto un solo mese.
Non voglio aiuti esterni, non voglio soldi da nessuno.
Ciò che mi è stato chiesto in cambio è troppo grosso. Hope. Cosa succederebbe ad Hope se mi dovesse accadere qualcosa? Ci sarebbero i miei genitori. Ma non voglio che viva quella vita. Preferisco farla crescere nella povertà ma con la madre accanto che con una madre in casini troppo più grandi di lei.

Charlotte Alcot. Non sò che cosa farei se non ci fosse lei. Le parole che le dissi le prime volte che ci siamo parlate sono state veriterie. Non importa l'età, importa ciò che uno ha dentro. E lei dentro ha tanto. Non le ho raccontato niente di quello che è successo nelle retrovie di Greenfield, ma le ho parlato chiaro. Da sola finanziariamente non ce la faccio. Abbiamo deciso di accollarci un mese per uno, tra l'affitto del locale ed i rifornimenti. Lei curerà anche la parte tecnica. Ed io mi stò accollando lavori su lavori per guadagnare di più in modo da fare un piccolo gruzzoletto.
Le migliori risate di questi giorni arrivano grazie a lei. Non le sarò mai grata abbastanza per quello che stà facendo. Confidarsi con lei viene facile, così come ascoltare le sue confidenze.

Ho tanti pensieri nella testa. Non riesco più nemmeno a trovare sollievo nella meditazione. Ho pianto tante volte e sono stanca da morire in questi giorni. Kayne Tannher e la sua allergia a rispondere ai messaggi sul Cortex! Vorrei sapere da dove arriva quell'uomo e come ha fatto a vivere e mettersi in contatto con le persone con questa sua allergia.
Devo vederlo e devo riuscire a farlo senza miss Wilson nel mezzo. Pensavo si fosse arrabbiato per quello che è accaduto tra me e lei ed infatti lo cercavo proprio per quello. Ho passato giorni  d'inferno per il suo silenzio e lui appena mi vede cosa mi dice? "Dolcezza, che fai non mi sorridi?"
Da una parte avrei voluto strozzarlo, dall'altra mi sono trattenuta nel gettargli le braccia al collo solamente perchè rispetto il sentimento che prova per quella donna.
Ieri sera mentre rientravo dall'incontro di lavoro con miss Wilson però ho ripensato una cosa. Quando mi disse della loro storia, mi promise che per me ed Hope ci sarebbe sempre stato. Ci avrebbe sempre protetto. Se dovessi mandargli un messaggio che siamo in pericolo, come farebbe a leggerlo?
Non voglio dire che siano vane e false promesse, perchè sò che quando Kayne parla è sincero, qualsiasi cosa dica.

E tra mille e tanti altri casini, chi si infila anche? Brent Ratliff.
Ci siamo incontrati ad Hall Point. Sembrava una cortina di ghiaccio. Un ghiaccio voluto e ricercato da me. Professionalità pura, accondiscendente solamente per educazione. Fino a quando non abbiamo parlato di noi. Sembra essersi... innamorato o avere una storia con una donna di cui non mi ha fatto nome. Ringrazio l'educazione che mi hanno dato. Una donna elegante non deve mai piangere davanti agli altri. Avrei pianto. La sincerità da parte di entrambi e stata disarmante. Lo sò. L'ho sentito dai toni che usava con me. Ho pianto e poi ho fatto ciò che mi sentivo di fare. Gli ho mandato una mail. Gli ho detto tutto. Gli ho parlato di quel desiderio di complicità che non era ricerca di amore.Gli ho promesso che per il bene e per il rispetto che provo per lui non sarei mai più rientrata nel discorso e avrei portato rispetto al sentimento che prova per l'altra donna.

...A volte ti trovi a doverti adattare alle situazioni che la vita ti presenta.
Io non pretendo sia una iustificazione il fatto che io ti avessi avvisata che non potevo darti nulla più di quanto ti stessi dando in quel preciso istante. Paradossalmente, proprio il fatto che io ti abbia avvisata di poterti dare solo quello, per poi scoprire che non ti avrei più potuto concedere neanche quello è stato quasi peggio.....
 Sono parte delle parole con cui mi ha risposto. Alla fine mi ha chiesto di incontrarci. Dobbiamo parlare di lavoro. C'è una serata in ballo, la proposta che mi ha fatto nel gestire un ristorante di una delle sue navi e ...e quel discorso. Io sò che Brent vuole incontrarmi per quel discorso.

Come per lui, nel giro di pochi giorni sono cambiate tante cose, le situazioni sono una ruota che gira per tanti altri. Un giorno mi dissero che tutti devono scegliere da che parte stare. Io ho scelto. E non mi guardo alle spalle e non cambio idea.
Ryotei.

-Fine Registrazione Vocale- 





sabato 18 agosto 2012

Prince Charming

"Nella vita prima di trovare il principe azzurro bisogna baciare un sacco di rospi"
                                                 (Aforisma ironico-Groucho Marx)

-Inizio Registrazione Vocale-
Oak Town, Greenfield.

Ieri sera nella piazza del mercato di Oak Town ho incontrato Lars Wolfwood. Tralasciando i discorsi di lavoro e privati che vi sono stati è tutto il giorno che mi passa per la mente una parola. Principessa.
Nelle favole che sono arrivate a noi delle principesse, ognuna di loro aspettava il Principe Azzurro. Ho provato a fare delle ricerche su questa figura fantomatica. Non ho trovato niente. Si narra che egli fosse un uomo alto, di bell'aspetto, biondo e con gli occhi azzurri. Però non vi è poesia, un quadro o quanto altro a lui dedicato. Non vi è una spiegazione sul suo carattere. Aveva un cavallo bianco ed una spada con la cui salvare le principesse. Basta.
Allora perchè questo nome, questa citazione è stata tramandata e quando si parla di una donna innamorata si associa all'uomo le parole Principe Azzurro? 
Associare una figura che non ha volto, non ha spiegazione a qualcosa di grande come l'Amore. Ogni donna cerca il proprio uomo. Anche io se non mi avessero portato via Julius avrei il mio uomo ideale accanto. Il mio Principe Azzurro. Che è arrivato su un cavallo bianco, alias un Avenger, e mi ha salvato da una vita sbagliata.
Cosa accade dopo il, vissero felici e contenti, tra il principe azzurro e la sua principessa.
Charlye, Charlotte Alcot, vuole il suo principe azzurro. Vuole un uomo accanto. Cucciola. Con lei è nata una grande amicizia. Siamo soce. Il ristorante sarà di entrambe. Ho fatto la mia scelta, senza domandarle niente. Ha la testa sulle spalle e ha la mia fiducia.
E' grazie a lei se sono piena di lavoro. Ha fatto il mio nome alla Shouye per una serata che hanno in mente e da quella sono scaturite anche le altre.
Le devo la mia stanchezza nel dover preparare tanti buffet dall'inizio alla fine, ma le voglio bene. Mille paure e mille domande che avranno risposte e spariranno solo con il tempo. Forse dovrebbe imparare a farsene di meno.
La devo portare qui a Greenfield e un pò mi spaventa la cosa.

Kayne Tannher. Kayne sembra essere stato il principe azzurro che ha trovato la sua principessa. Lui su un cavallo bianco ci va veramente, e non è biondo ma è bello. Ha una relazione con Roonamei Wilson, la proprietaria del Black Oak Ranch. Sono felice per lui, oggi quando abbiamo pranzato insieme tutti e tre, l'ho visto veramente felice e veramente innamorato. Tra di noi è nata una sorta di amicizia con la A maiuscola. Dentro di me ho la sensazione che i nostri corpi siano delle calamite. Se potessero si cercherebbero, ma nel mezzo oltre all'amore che prova per miss Wilson vi è anche la voglia di non distruggere questo sentimento. Oggi me lo ha detto chiaramente. Spero non si sia arrabbiato quanto io ho fatto arrabbiare la sua donna. Sono stata sincera. Non volevo minacciarla o infilarmi nel loro rapporto. Ma se fà versare anche una sola lacrima a Kayne mi avrà come nemica. Diciamo che ho dato troppa enfasi a delle parole che qualunque madre direbbe per un figlio. Non volevo puntarle il dito. Ha la mia stima e il mio rispetto. Ma Kayne non si fà soffrire.Ecco.

Brent Ratliff. Abbiamo discusso prima via Cortex. Ho la sensazione che mi eviti, ho la sensazione che quei troppi ma e troppi se che ha infilato nei messaggi scambiati nei giorni scorsi fossero l'anteprima di qualcosa che non avrà mai inizio. Cosa poi? Cosa sarebbe dovuto iniziare. Niente. Io non lo voglio il Principe Azzurro. Sarò sbagliata, avrò qualcosa che non va, ma non voglio provare nuovamente amore. E poi? Perderlo? Come è successo con Julius. Lo sogno ancora la notte, a volte vorrei tirarlo fuori da quella tomba ed abbracciarlo forte. Come posso amare qualcun altro?
Volevo solamente un complice e speravo di averlo trovato in Brent. Sbagliato. Non sò il perchè, non sò come mai, ma sò che è così. Mi ha accennato che qualcosa è cambiato in lui, ma non sò cosa. E' diventato un principe azzurro anche lui? Lui che su quel divano mi disse, "posso darti solo questo". Adesso a tutto quello che è successo fino a questo momento che significato hanno quelle parole?  Non è che ha scambiato la mia preoccupazione per i suoi casini, per amore? E devo mantenermi calma. Rischio una serata anche con lui ed adesso non posso permettermi di tirarmi indietro a niente.
Quel ristorante deve partire e deve partire bene ed io nonostante la presenza di Charlotte devo avere in tasca un bel pò di soldi.
Soldi. Se penso ai soldi mi viene in mente Bill Blackbourne. E non deve venirmi in mente. Ogni volta che accade penso ad Hope, così riesco a scacciare tutto.
Tre serate. Hall Point, Shouye, Blue Sun. Tre buffet da preparare. Una statua da ingegnare. Nel mezzo aprire il mio... il nostro ristorante.
Fuck you prince charming! non ho tempo!
                                                                 
-Fine Registrazione Vocale-          

giovedì 16 agosto 2012

Mai-Per Sempre

Non promettere "il mai" né "il per sempre", appartengono ad altri cieli ed altri mari, laddove regna la parola "eternità", l'uomo appartiene ad un tempo che si chiama vita... Ed è in questo tempo che si consumano tutte le promesse, anche quelle mancate. (Silvana Stremiz)

-Inizio Registrazione Vocale-
 Oak Town, Greenfield.

-Mamma, chi è quello?-
-E' il tuo papà tesoro. Hai visto che gli altri bimbi hanno un papà ed una mamma. Quello è il tuo papà-
E' iniziato così il discorso con Hope su suo padre quando mi sono arrivate le foto.Quando ha visto quella con tutti i tatuaggi che erano sparsi per il corpo di Julius si è messa a ridere. -Buffi-
Lo dissi anche io quando li vidi per la prima volta. Naturalmente sono scaturiti tanti perchè, come mai, tante domande a cui ho cercato di rispondere. Le ho detto che tante altre risposte le avrà dai suoi nonni. Quei nonni che non aveva mai capito come mai dovesse chiamarli in quel modo come i miei genitori. Adesso lo ha capito.
La manderò da loro su Eleria per un pò. Non c'è nessuna donna meglio di una madre per raccontare di un figlio. Ed adesso tocca a sua nonna raccontarle di suo padre.
Avrò anche modo di essere più libera e tranquilla per portare avanti il tutto. Ho deciso. Ho deciso di aprire quel ristorante su Greenfield.
Non sò come farò su tanti lati, quante spiegazioni dovrò dare alle domande che arriveranno ma sò che il momento di aspettare è finito. Sò che adesso è giunto il momento di andare avanti.
Segreti. Inizio con dei segreti. Il dove e il come e sopratutto il perchè rimaranno dentro di me, come l'amore infinito che provo ancora per Julius.
Ogni donna ha i suoi segreti. E' giusto che anche io abbia i mia.
Questa sera ho l'incontro con la Dashi. Lavoro. Stanno arrivando tante richieste di lavoro. Il che non mi spiace. Ho bisogno di muovermi, ho bisogno di tenere la mente occupata. Non ho nessun problema particolare, le cose stanno scorrendo abbastanza bene. Ma devo muovermi.
Stò chiedendo preventivi a destra e a sinistra. Devo sentire anche il ranch. Voglio la merce di quel ranch sulle mie tavole.
Ho chiesto un preventivo anche a Charlotte Alcot. Naturalmente in veste di cliente. In veste di ... amica? posso ritenermi tale stiamo parlando molto con lei. Mi ricorda me alla sua età. Debole all'apparenza, ma con una forza incredibile dentro. Mi piace quella ragazza. Quando abbiamo parlato di lavoro ha tirato fuori un carisma infinito. Si è proposta come socia.
Le risponderò con una domanda. Dalla risposta di quella domanda sceglierò. Non mi dispiacerebbe iniziare qualcosa con lei.
E' uscito fuori il nome Brent Ratliff anche con lei. Ho appena finito di scambiare alcuni messaggi sul cortex con lui. 
Perchè? Perchè non c'è più calma intorno a noi! Sarebbe tutto più facile.
Devo addentrarmi di nuovo in quei posti. Aspetto alcune risposte e altri preventivi e poi lo farò.
Devo trovare una casa per Hope, devo vedere di iniziare la sua istruzione su Greenfield.
Devo, devo. Devo fare mille cose.
L'unica cosa che ho capito bene in questi giorni è che, il mai e il per sempre, non esistono. Sono solo lettere e parole enfatiche da usare in un romanzo.
Tutto può cambiare e tutto si può modificare.
Io sono cambiata. Non sò se questa Sabina mi piace. Solo il tempo mi potrà dire se le  scelte che ho fatto saranno giuste o sbagliate. 
Ho tolto dal mio vocabolario le parole mai e per sempre. Questo è stato giusto, comunque vada.

-Fine Registrazione Vocale-

lunedì 13 agosto 2012

Il romanzo dei tre regni

-Inizio Registrazione Vocale-
Oak Town, Greenfield.

Nella Terra che fù, esisteva questo romanzo. Il romanzo dei tre regni. Si basa su fatti storici accaduti veramente riportati in parole romanzate. Pochi i tratti che sono stati salvati e giunti a noi. Fin da quando l'ho studiato all'Università mi è rimasta impressa la figura di Diao-Chan. Non ricordo e non mi è stato detto di preciso nella parte del romanzo a lei dedicata. Ricordo solamente che si è trovata in mezzo a due controversie molto importanti. Padre e figlio se non ricordo male.
Sono tornata su Greenfield. Ieri ho chiamato i nonni paterni di Hope. I genitori di Julius. E' da tanto che non vedono la bambina e mi hanno detto che manca loro. Ho fatto un discorso molto bello con la madre di Julius che ha abbattuto ogni briciolo di barriera che era rimasto.
"Ti amava e sarebbe impazzito alla vista di sua figlia. Ma hanno voluto portarcelo via senza che avesse questa gioia, Sabina. Ti amava e avrebbe voluto che la tua felicità venisse prima di tutto. Fai conoscere suo padre ad Hope, ti manderò delle foto ma non vivere e non crescerla nel ricordo di chi non vi è più. Sarebbe uno sbaglio per te e per lei. Sei troppo giovane per vivere di ricordi e basta."
Sono crollata a piangere. Le ho risposto la verità, non cerco amore. Non lo voglio nella mia vita in questo momento. Vero che non si può decidere sui sentimenti, ma decido io chi far entrare nella mia vita. Però ha ragione. Adesso che quel barlume di luce è tornato ad illuminare la mia strada vedo tutto più chiaro. Aspetterò le foto e parlerò di Julius alla piccola.
Dopo quella chiamata sono tornata su Greenfield. Ho contattato Kayne Tannher. Mi ha abbracciato forte quando abbiamo parlato e per la seconda volta in pochi giorni ho ricambiato quella stretta con altrettanta forza. Nessuna malizia, nessun doppio senso. Pura sincerità. Con le sue battute e il suo atteggiamento ha scorticato quella corazza che mi ero creata. Anche ieri sera abbiamo continuato a scherzare sulle patate. E' stato bellissimo. E' bellissimo fuori Kayne ed è bellissimo dentro. Spero sia l'inizio di una grande amicizia.
L'ho lasciato con il sorriso sulle labbra e sono andata all'Eagles Nest. Sono arrivata con tutte le buone intenzioni del momento. Due bottiglie di whisky da regalare a Bill Blackbourne. E le ho regalate con ringraziamento per le sue parole. Fino a quella scena che mi si è posta davanti. Lui, Rachel Adams e la cameriera del saloon. Isabel. Conosco solo il nome.
Hall Point. Ratliff. Brent Ratliff. Quel nome che continua ad uscire dalla bocca di Bill e di Rachel associandolo a morte.
Bill mi ha intimato di tenere la bocca chiusa su tutto quello che ho visto e che ho sentito. Come faccio? Come posso fare con in mezzo Brent! Ecco in questo momento mi sento tanto Diao-Chan. In mezzo ad un conflitto.
Il cuore, e non per amore ma per rispetto, mi dice di stare dalla parte di Brent e di avvertirlo. Anche se di avvertire c'è ben poco. Brent sà che è in pericolo e ho la mesta sensazione che si sia già mosso qualcosa.
Dall'altra Bill mi ha fatto una proposta che mi ha fatto passare la notte in bianco. Aprire un ristorante nel Border. Aprire un ristorante su Greenfield.
Stò vagliando tutti i pro e i contro. In ambito finanziario e di marketing, oltre ad infilarvi nel mezzo la mia vita e quella di Hope.
Portare la tecnologia e l'eleganza su Greenfield senza cambiarne i modi. Sarebbe bellissimo. Sarebbe portare nei fatti i miei pensieri. Riunire se non tre, due mondi. Il romanzo dei tre regni. Core, Border, Rim. Vorrei sapere come va a finire il romanzo e che fine ha fatto Diao-Chan.
Devo muovermi, non ho molto tempo per decidere.

-Fine Registrazione Vocale-

domenica 12 agosto 2012

Reborn?

House bye the Railroad - Edward Hopper


-Inizio Registrazione Vocale-
Capital City, Horyzon

I giorni a Black Oak Ranch non sono stati proprio come lo desideravo. E non per alcune mancanze di loro, anzi. Roonamei Wilson è stata una degna padrona di casa. Ma purtroppo non tutto va sempre come si vuole. Vi sono quasi scappata dopo l'incontro avuto con il Capitano Arkan Mc Corvin. Le sue parole, la rabbia che mi ha lasciato addosso non mi hanno permesso di rimanere ospite in quel posto. Ci siamo incontrati al Mercato e il nostro discorrere è iniziato tranquillamente. Quando gli ho detto dove ero ha fatto delle insinuazioni su quel posto. Insinuazioni che sono giustissime da una parte. Sappiamo tutti delle storie indipendentiste accadute in quel ranch e di tanti altri. Però ho fatto presente lui che oltre ad esservi una calma piatta, vi ho anche visto i suoi commilitoni. Non volevo riportargli cosa facessero i suoi nei momenti liberi, il mio voleva essere solo un discorso per fargli capire che forse se guarda le cose in maniera completamente diversa, senza abbassare la guarda, può ricavare qualcosa a frequentare quel posto. Insomma, se vai in un posto con il fucile spianato ottieni alcune cose, se ci vai sapente e senza dimenticare che posto sia, ma con una filosofia diversa ottieni cose diverse e forse migliori. Questo volevo fargli capire. Ho accantonato il discorso quando ho visto che era un muro insuperabile, proponendogli una possibile cena o pranzo. E cosa mi sento rispondere? Che lo invitavo con doppio fine. Che aveva remore nei miei confronti perchè frequento Black Oak Ranch e Hall Point. A me! A me lo ha detto! La mia fedina penale è pulitissima, non ho mai avuto problemi di legge e lui mi risponde in quel modo! Io che ho rivoluzionato tutta la mia vita per colpa di quella divisa! Per colpa di persone come lui che invece della diplomazia preferiscono prendere i fucili in mano! Gliel'ho fatto presente, ho risposto lui che un offesa così non la permettevo. E cosa mi risponde, che accettava l'invito a cena ma il posto lo sceglieva lui. Lo avrei ucciso seduta stante. Ha fatto insinuazioni o lo chiedeva veramente, non saprei, sul perchè non ho scelto un posto dove lavorare. Me ne sono andata. Ho ripreso la mia strada e sono tornata al Ranch.
Ha avuto ragione solo su una cosa. E' arrivato il momento di darsi da fare. E' arrivato il momento di chiudere tante bocche e di iniziare a fare fatti. Prima di venire via ho proposto la mia collaborazione a Miss Wilson per la festa della vendemmia che hanno in programma. Però mi sembra un muro invalicabile anche quello. Ed allora? Allora si prende un cortex in mano.
Ho chiamato mio padre durante la traversata verso Hall Point.
"Papà, voglio aprire un ristorante e nonostante stia girando il Verse in lungo ed in largo non riesco a trovare una fonte di guadagno."
" Ti mando un bonifico domani in giornata".
Mi ha mandato 1500$ che non sono tantissimi, ma posso iniziare a muovermi e cercare un buco in cui aprire questo cavolo di ristorante.
Sono arrivata ad Hall Point in piena forma. Almeno fuori. Sono riuscita a riposare un paio d'ore durante la traversata e per il mio corpo è stato un giovamento. Ma dentro ho una tempesta di emozioni. E ritrovarmi davanti Brent Ratliff, il suo fascino e il suo carisma non hanno fatto altro che aumentare questa tempesta. Già dalla sera della cena qui a Capital City c'erano state vibrazioni particolari tra di noi e ieri vagavano come mine.
Forse sono troppo consapevole di quel pezzo che manca alla mia vita che ogni barriera che avevo innalzato fino a questo momento si stà sgretolando come neve al sole.
Sono donna, mi hanno insegnato ad essere donna. Sono donna, mi hanno insegnato ad amare il mio corpo e a prendermi cura di lui. E non posso fare finta di essere sempre un robot senza sentimenti e desideri. I sentimenti non ci sono, ma i desideri si. Desideravo la sua bocca ieri, desideravo il calore di quel corpo. Ho desiderato i sospiri, i fremiti che sono avvenuti. Un bacio. Un semplice bacio. Passione pura. Nessun sentimento particolare, niente amore o frasi sdolcinate. Passione pura. Ciò che non provavo da anni ed anni. Se mi avesse cacciato dal suo ufficio quando non sono riuscita ad andare avanti lo avrei capito. Non ce l'ho fatta ad andare oltre ad un bacio. La mia mente mi ha fermato. Perchè il mio corpo lo desiderava. Eccome se lo desiderava! E lo desidero ancora. Desidero riscoprire tante cose che pensavo dimenticate invece ci sono.
Hope. Hope mi perdonerà mai se cedo? Quegli occhi azzurri che sono rinati quando si è trovata davanti le mucche, mi perdoranno se torno ad essere donna?
Devo lavorare. Devo lavorare. Devo mettere la mia mente concentrata in qualcosa che non siano i rapporti con gli altri.
Sono grata di aver incontrato Charlotte Alcot e Cormac Sweelinck ieri sera. La nuotata piena d'allegria in piscina con loro è stata un toccasana unico. Ne avevo bisogno.

"Meglio sa la donna nascondere l'ardore. Se per primi non chiedessimo più pietà di baci,  la donna, vinta, chiederebbe lei." ( Publio Ovidio. Ars Amatoria)

-Fine Registrazione Vocale-

giovedì 9 agosto 2012

Again

"At every time I've always known
That you where there, upon your throne
A lonely queen without her king"

-Inizio Registrazio Vocale-
 Black Oak Ranch, Greenfield

Ho passato la notte ad intagliare patate. Man mano che le ore trascorrevano ho fatto un pò di conti. Hope ha quasi tre anni. Trentatrè mesi per l'esattezza. Se a questi mesi ci aggiungo i nove della gravidanza, sono quasi quarantadue mesi. Giorno più o giorno meno. Quarantadue mesi che non ho più abbracciato, sfiorato,baciato e quant'altro con un uomo. Da quella notte con Julius. Dà allora è come se fossi tornata ai tempi preadolescenziali, quando nella mia vita vi era tutto tranne che la passione.
Kayne Tannher. E' la causa di questi conti. Bello come un aidone della Terra-che-fu e sprizza da ogni poro della pelle un fascino irresistibile. Non è solo questo. Ha la battuta pronta in ogni momento e giocare con il fuoco è nel suo stile. Credo sia consapevole del carisma che possiede e dell'effetto che riesce a fare sulle donne, tanto da potervi tranquillamente giocare e giostrare il tutto con maestria. Per quel poco che l'ho conosciuto. Non ho avuto ancora tempo di approfondire la conoscenza.
La carne è debole. Mi hanno detto sempre questo. Le mie amiche di New London mi hanno detto che un giorno, quando non me lo sarei mai aspettato qualcuno sarebbe arrivato a far vacillare le imposizioni che mi sono data. Quel qualcuno è arrivato. Non è successo niente tra di noi e non credo potrà mai accadere qualcosa, che sia fisico o mentale. Però è arrivato. Riesce a far vacillare ogni corazza che mi metto addosso. Quel richiamo del piacere, della trasgressione, degli ansimi che fanno parte di un passato sepolto. Il giorno che ci siamo conosciuti gliel'ho detto scherzando che in certi ambiti non mi ricordo più nè da dove si inizia, nè dove si finisce. Mi ha risposto che è come andare a cavallo. Non si può dimenticare. Io l'ho dimenticato. O meglio. Il tutto resto del Verse deve sapere che io l'ho dimenticato.
Amo ancora Julius, vorrei averlo ogni giorno accanto a me e crescere insieme Hope. Cedere a quelle tentazioni sarebbe infangare la sua memoria. Ed io non voglio. Devo aspettare ancora che la piccola sia cresciuta e poterle parlare di suo padre.
Si stà divertendo tantissimo da quando abbiamo messo piede al ranch ieri pomeriggio. E fortunatamente è ancora troppo innocente per rendersi conto della bufera che vi era intorno lei quando è arrivata. Non avevo mai visto Miss Roonamei Wilson adirata come ieri. E credo che le mie parole invece di aiutarla le abbiano aumentato il nervoso. Mi dispiace. Non era mia intenzione. Più guardo quella ragazza e più di domando come faccia a portare tutto avanti, a tenere testa a tutti gli uomini e donne del ranch.Ma vi riesce.
Bill Blackbourne. Anche questo nome continua a frullarmi nella testa. Non mi sopporta o non sopporta nessuno, però è stato l'unico dalla cui bocca a modo suo sono uscite parole incoraggianti. Ho avuto la sensazione che mi stesse sponando a creare qualcosa di mio. Non ne sò il motivo. O forse è venuto fuori in un lasso di battute, in quell'unica parola detta a caso. Prestito.
Non ho avuto modo di tastare bene il terreno, eravamo contornati da due mondi diversi in quel frangente. Lucky Mudlark. Lo schiavo di Clackline che è stato riscattato. Uso la parola riscattato, perchè è l'unica parola che posso associare a Lars Wolfwood. La posizione del Laoshi, non mi permette di pensare che abbia veramente comprato uno schiavo.
Ming Li. Dashi della Shouye. Si era persa ed è capitata all'Eagle Nest insieme a noi. Vedere due mondi così diversi e così simili alla stessa maniera mi ha sconvolto. Tanto quanto è rimasta sconvolta lei quando ha sentito parlare della schiavitù. Ha avuto la mia stessa reazione, quel mondo ovattato in cui cresciamo non ci permette di vedere ciò che realmente accade. La cosa mi ha rincuorato da una parte e dall'altra mi ha fatto comprendere ancora più cose.
Devo vedere Brent. Devo tornare su Hall Point. Devo mandare un messaggio a Lars Wolfwood. Devo cercare di incontrare Roonamei Wilson ed entrare nel discorso della festa del vino che ho sentito,  e tra le tante cose da fare devo vedere di decidere veramente come andare avanti. Sfrutterò questi giorni al ranch per pensare ancora. Again. E poi devo decidere.
Tra le tante questioni, vi sono ancora notizie che giungono dall'Alleanza. Altre perdite. Altri morti.
Ho mandato le mie condolianze al Capitano Mc Corvin. Again.

-Fine Registrazione Vocale-

lunedì 6 agosto 2012

La morte

I Pastori dell'Arcadia, Nicolas Poussin.




-Inizio Registrazione Vocale-
Oak Town, Greenfield

Nella storia della Letteratura e dell'Arte le due maggiori rappresentazioni sono contrapposte tra di loro. Amore e Morte. Sono questi due fattori, contrapposti l'uno all'altro quelli più rappresentati a parole o in pitture. Contrapposti. Se l'amore è sinonimo di vita e rappresentato o decantato con le parole più belle, la morte rappresenta completamente l'opposto. Arido, senza vita, senza futuro. Chi mi ha insegnato a studiare l'arte, mi ha insegnato anche a guardare dove gli altri non guardano mai. In una rappresentazione vi possono essere racchiusi i segreti più nascosti e le più bizzarre filosofie. Nella Terra-che-fù per rappresentare la morte spesso si rappresentava una figura ammantata di nero con una falce in mano. E' bellissimo come alcuni pittori di allora sono riusciti ad inserire questa figura senza darla a vedere veramente. Anche nella rappresentazione sovrastante vi è questa figura. Nascosta, celata, dove solo gli occhi più esperti possono cadere. Perchè? Perchè se rappresentare una tomba non può creare problemi parlare direttamente della morte è un tabù?
Perchè la morte ti conduce a due strade. Ci sono vari tipi di tipologia nella definizione della morte. Vi è chi la teme. Chi sà di avere una sola possibilità nella vita e una vita sola. Poi vi sono quelli che con la morte vi scherzano. Ci giocano. Follia pura. Però li capisco in parte. Se non avessi Hope giocherei anche io con la morte. Sfiderei quella falce che tenta di mettere fine a tutto. Però c'è Hope e non posso permettermelo.
Avevo detto che sarei rimasta lontana dall' Eagles Nest, invece prima di partire per una piccola vacanza su New London vi sono ritornata. Ho incontrato per ben due volte Bill Blackbourne. Non capisco quell'uomo. Gli ho fatto presente che il suo nome è legato ad uno dei personaggi più famosi o amati di Greenfield, ma ho la sensazione che voglia vivere nell'ombra. I suoi interessi e basta. Il resto non ha importanza. Abbiamo parlato di Clackline. Mi ha detto di lasciar perdere. Di dedicarmi solamente al mio ruolo di cuoca. Mai. Forse ho dato troppa importanza a questa storia, ma non voglio tornare indietro. Mi è risultata strana solamente una cosa. Dalle parole di Blackbourne ho avuto un quadro completamente diverso da quello che ho visto nelle foto di Roonamei Wilson. I racconti possono essere modificati, ampliati, ma le immagini no. Quelle foto mi sembravano realistiche. Chi ha ragione?
Morte. Mi ha menzionato la morte anche Rachel Adams. L'ho incontrata ieri alla chiesa di Saint Quentin, viva. Le ho fatto presente che dalle ultime informazioni avute su di lei, circolava la voce che fosse morta. Vi ha scherzato sopra. Mi ha parlato del Diavolo, che la teme e l'ha rispedita da noi. Ha un orbita oculare prima di occhio. Non riesco a capirla. Ci provo e ci ho provato, ma non riesco a capirla. E' una bella ragazza, con tanta rabbia dentro. Una rabbia o follia come l'ha definita lei che la conduce solamente a farsi del male. Otto colpi di Shotgun. Ne ha parlato come se stesse parlando del più e del meno. Nessuna paura, nessun rimorso, nessun rimpianto. Ha sfiorato la morte è tornata dalla morte e si prende gioco di tutti.
Mi ha fatto un paio di nome. Jack Rooster e un certo Red. La prima, o almeno una possibile omonima è un nome che si associa all'Alleanza. E non in bene. Il secondo non l'ho mai sentito. L'ho provocata, dicendole di portare i miei saluti a Bill. Mi ha risposto che la vuole morta anche lui. Dov'è la verità in tutta questa storia. Non mi ha confermato niente, però per ben due volte le ho esposto la sua implicazione nel caso degli scorpioni e non ha mai smentito. Come può arrivare una donna a tentare di distruggere un pianeta intero! Beh io vorrei farlo su Clackline. In bene però. Quale rabbia o torto può portare ad avere tanti nemici come ha quella donna. L'unica cosa di cui sono sicura è che parla troppo. Se mai dovessi rincontrarla devo fare attenzione a quello che esce dalla mia bocca e ascoltarla e basta.

- Fine Registrazione Vocale-

domenica 29 luglio 2012

Wind of change

Katsushika Hokusai, Improvviso colpo di vento



-Inizio Registrazione Vocale-
Horyzon, Capital City

E' ciò che servirebbe a me. Un vento di cambiamenti. Alcuni ve ne sono già stati.
Giorni scorsi ho incontrato Lars Wolfwood, abbiamo parlato ed è venuta fuori una collaborazione particolare con la Shouye. Devono mettere in scena due eventi. Nel primo devo creare delle sculture d'arte culinaria. Nel secondo devo eseguire solamente un banchetto. Per me sarà uno scherzo, sia il primo che il secondo. Non mi piace quell'uomo. E' uno dei punti principali della Shouye ad Horyzon ma a mio avviso gli manca la classe e la sostanza per il ruolo che deve ricoprire. Gli ho mandato delle foto di alcuni prototipi per le statue culinarie. Non mi aspettavo una risposta subito con la scelta, ma almeno un messaggio di cortesia con cui mi diceva che aveva ricevuto il tutto si. Non vi è stato nell'uno, nell'altro. A questo punto faccio fede solamente alle parole che sono state dette o mi rivolgerò a qualcuno per avere un contratto da far firmare all'uomo.
Ho passato molto tempo con Hope nel frattempo. Il nostro legame stà diventando sempre più saldo e fermo, contornato dalle telefonate con i miei genitori.
"Non capisco come mai ti ostini a crescere la piccola da sola, quando puoi avere una sfilza di uomini" Queste sono le parole che mi ripete mia madre ogni volta che ci sentiamo. Non avrebbe nemmeno tutti i torti. Potrei avere una stuola di uomini ai miei piedi, ma non ne voglio nemmeno uno.
Ho rincontrato quel Bill Blackbourne. Era a servire dietro il bancone dell'Eagle's Nest su Greenfield. Gli ho chiesto informazioni su Rachel Adams, volevo sapere che fine avesse fatto quella donna. Mi ha risposto che era morta. Peccato che i rapporti dell'Alleanza la segnalano nuovamente dietro le sbarre. Quella sera Blackbourne, mi ha ripetuto tante volte la parola morta che ad un certo punto ho avuto la sensazione, confermata a seguito che fosse un messaggio indirizzato a me. Pare che abbia un conto in sospeso con Brent Ratliff. Mi ha scambiato per una sua spia. Peccato che come sempre Ratliff svanisce nel nero del Verse per lunghe giornate. Gli ho scritto. Gli ho detto che avevo bisogno di parlargli. Svanito. Per un pò starò lontana da quel posto.
Nei giorni scorsi ho incontrato anche Arkan Mc Corvin. Il comandante Mc Corvin. Persona ambigua. Dalle notizie che si leggono l'Alleanza svolge sempre il proprio dovere e credo che a spingere il tutto vi sia il carisma di quell'uomo. Un uomo che però se avessi avuto parecchi soldi mi avrebbe accompagnato seduta stante su Clakline per la questione degli schiavi. In parte non mi dispiace che sia così. Lascia ben vedere che sotto quella divisa vi è un uomo con pregi e difetti.
Mi ha fatto la domanda giusta però. Cosa vuoi andare a fare su Clakline? Già, cosa voglio e posso andar a fare su Clakline. Come si fà spirare un vento di cambiamenti?
Mi ha dato un informazione validissima. Charlotte Alcot ha una nave. Nonostante la storia sia finita fra di loro ho la sensazione che il loro rapporto non si potrà mai scindere. Se riesco a portarmi dietro lei in questa lotta, posso portarmi dietro anche il Comandante. Ma per far cosa? L'unica soluzione che mi è passata per la testa è tecnologica. Ma la tecnologia cosa, tanto quanto spostarsi su Clakline.
Non sò da dove iniziare e come fare. Devo contattare l'Alcot e vedere di tastare il terreno. Non mi posso indebitare.
Ricerca, ricerca, studia. Tenta e se non va bene ritenta. Conosci e riconosci. Continuano a balenarmi per la testa queste parole. Ho in mente di tornare per alcuni giorni su New London. Devo decidere quando. Forse a breve. Dovrò indossare nuovamente quella maschera da cui sono scappata, ma Hope ha bisogno di allontanarsi dalla tensione che a volte porto a casa.

-Fine Registrazione Vocale-

martedì 24 luglio 2012

Manipolazione mentale

I bambini imparano ciò che vivono
I bambini imparano ciò che vivono.
Se un bambino vive nella critica impara a condannare.
Se un bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire.
Se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido.
Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole.
Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente.
Se un bambino vive nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia.
Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia.
Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede.
Se un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi.
Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo.
Doret's Law Nolte
- Inizio registrazione Vocale-
Greenfield, Oak Town

Ho scoperto di essere incinta di Hope pochi giorni dopo la morte di Julius. I miei genitori avevano già deciso di farmi parlare con uno psicanalista, ma dopo la notizia dell'arrivo di un bebè mi costrinsero ad andarvi. Tra le tante cose che mi hanno costretto a fare nella mia vita quella è stata la costrizione migliore. Ho fatto il mio ciclo di sedute e con la psicanalista è rimasto un sentito rapporto di amicizia.
Andai da lei anche poche settimane prima della nascita della piccola. Durante la gravidanza nascono mille domande, ma nel momento in cui si avvicina il parto solo una prende il sopravvento. -Che madre sarò?-
Quando glielo domandai alla psicanalista quale risposta potevo dare a questa domanda, mi fece un discorso che ho compreso solamente dopo. Quando Hope ha iniziato ad avere 1 anno e qualche mese di vita.
I bambini sono come un chip vergine da riempire con tutto quello che vivono. Se darai a tua figlia una vita spensierata e felice, la renderai felice ma nei momenti difficili dovrà sempre avere bisogno di qualcuno. Se darai a tua figlia una vita di solitudine riuscirà a vivere da sola, ma sarà per lei difficile fidarsi di qualcuno in un futuro.
I bambini diventano ciò che vivono.
In poche parole sui bambini può essere usata l'arma a mio avviso più distruttiva che vi possa essere.
La manipolazione mentale.
Fai vivere un bambino nell'odio e per lui o lei, odiare sarà l'unico sentimento conosciuto. Fai vivere un bambino tra agio e lusso e si ritroverà come me a 32 anni, che per rendersi conto che il Verse è tutt'altro vi deve sbattere il viso contro.
Quando ieri ho deciso di andare ad incontrare Roonamei Wilson, sapevo già cosa avevo in mente di dirle. Volevo parlarle degli schiavi che avevo visto ad Hall Point. Le ho chiesto di essere sincera con me, come quando parlammo dell' Eagles Nest, ma non mi aspettavo che lo sarebbe stata fino al profondo. Ho aperto quella cartellina con titubanza, pronta a leggere le cose più abnormi che si possano leggere. Leggere, non vedere. Non sò quante foto siano state, mi sono fermata alla terza. Tre sole. Tre che sono riuscite a sconvolgermi. Sono dovuta scappare. Al rientro dal ranch alla cittadina mi sono dovuta fermare e vomitare anche l'anima quasi.
Come si può ridurre dei bambini a quel modo? Come si può fare entrare nella mente di un bambino che comportarsi come un cagnolino è un bene o meglio ancora un privilegio? Negli occhi di quei bambini non vi era rabbia o rassegnazione, ma elogi per chi aveva messo loro in quella situazione. Erano contenti e si sentivano privilegiati nell'esserlo.
Miss Wilson, si è data di vigliacca. Ha del materiale in mano che potrebbe far rabbrividire tutto il Core. Lo tiene riservato e fà bene. Non la ritengo una vigliacca. Il giorno in cui diventerà madre capirà anche il motivo per cui si è fermata. E' qualcosa che ti sconvolge veramente.
Ma le colpe non sono nè di chi non le combatte, nè di chi le vive in tal modo. Non è colpa di Miss Wilson o per vigliaccheria che si scappa. Si è davanti a qualcosa di troppo grande.
L'ho capita anche quando ha parlato di futuro. Cosa possiamo riservare nel futuro a chi è cresciuto sotto dedizione e schiavitù?
Spezzare quei collari non è facile e il dopo lo sarà ancora di più. Se avere il collo stretto da un collare incatenato è segno di remissione, la piena e pura libertà può portare anche alla morte se si sbaglia.
Ma vi si può riuscire no? Anche nelle imprese più ardite e più folli vi può essere un barlume di speranza.
I nostri avi, quando scapparono dalla Terra-che-fù, compirono un impresa ardita e folle. Se non l'avessero compiuta io non starei registrando queste parole.

-Fine Registrazione Vocale-

sabato 21 luglio 2012

Utopia


-Ciò che è benificio per alcuni è venefico per altri. Non si può donare a Tizio senza derubare Caio. ( Tratto da Utopia, Tommaso Moro. Quadro di Kandinsky, Dipinto Blu)-
-Inizio Registrazione Vocale-
Horyzon, Capital City

Utopia. Ho cercato e ricercato il significato di questa parola e l'unica cosa che sono riuscita a fare è stata scolpirla in me. Ho sentito parlare per la prima volta di Utopia, quando in una lezione di Filosofia è stata presa come esempio per narrare un concetto di mondo senza guerre e senza conflitti. Una mera illusione, un falso ideale. Qualcosa che non si realizzerà mai.
In ogni religione che conosco e di cui ho sentito parlare, vi è sempre il conflitto tra bene e male. Nel Cattolicesimo, vi è la parola Paradiso. Quel posto effimero, utopico in cui regna la sola gioia. In cui non vi sono conflitti, in cui l'unico sentimento che c'è è l'Amore. Effimero, utopico. Si, non posso credere che esista veramente un luogo del genere. Come si vive in un luogo del genere?
Nella mia religione, il Buddhismo, il bene non può esistere senza il male e viceversa. Se ripenso alla serata che ho organizzato per Hall Point, luci ed ombre. Una non può esistere senza l'altro. Il bene non può esistere senza il male e se non vi fosse il male non vi sarebbe nemmeno la ricerca del bene. Essere una bilancia e dosare bene sia l'una che l'altra cosa rende... Budda. Un Budda accetta la sua innata bontà senza arroganza perché sa che tutte le persone condividono la stessa natura di Budda e, allo stesso tempo, riconosce la sua natura malvagia senza disperarsene perché è consapevole di avere la forza per controllare, superare e trasformare la propria negatività.
Questo mi sembra meno utopico. Il bene c'è, ma esiste anche il male.
Forse è perchè sono buddista e credo fermamente che non ho puntato il dito contro a Brent Ratliff sere scorse. Ma si può fare del male per del bene? Si può mutilare una persona per proteggerne altre? All'inizio gli ho risposto che nemmeno se mi avessero toccato mia figlia mi sarei comportata in quel modo, ma... Ma non è vero. Guai a chi proverà a torcere anche solo un capello ad Hope.
Brent non è tipo da fare il lavoro sporco. Almeno questa è la mia sensazione. Lo vedo più portato a pagare o ordinare a qualcuna delle sue security di farlo. Forse è per questo che va così tanto fiero di aver salvato le persone a cui tiene mutilando una donna pazza.
Mi domando una cosa però? Vi è una taglia su Rachel Adams. Perchè non intascare i soldi? Mille dollari non sono tantissimi, ma permettono la compra-vendita di schiavi su Hall Point, perchè non intascarsi quei soldi?
Vendetta. Forse è questo il motivo. Vendetta. 
Utopia. Tralasciandone il significato vero e proprio, credo che ognuno di noi imprima in questa parola il proprio significato in base a ciò che pensa, che crede. Un quadro utopico spesso rappresenta la vera felicità, un mondo idilliaco, una città illusoria. Oltre è la rappresentanza di due cose contrapposte tra di loro. Colori chiari in contrasto con quelli scuri, cerchi contrapposti a quadrati.
L'utopia è un contrasto. Un contrasto che deve bilanciarsi.
I contrasti possono essere infiniti. Come le vendette.
Per il resto, ho solo questa utopia che mi altalena nella mente. Tutto il resto è fermo, bloccato. Ho mandato delle pubblicità, ma non hanno avuto risultati.
Ho ricontattato Lars Wolfwood della Shouye ma non mi ha risposto ancora.
Devo trovare qualcosa da fare. Devo. Senza utopie. Devo.

-Fine Registrazione Vocale-

martedì 17 luglio 2012

We Shall Overcome


-Inizio Registrazione Vocale-
Horyzon, Capital City

Non riesco a togliermelo dalla mente. Non sono bastati i giorni trascorsi e non è bastato sentire le risate di Hope per cancellare il tutto. Quella sera l'ho portata al luna park qui a Capital City. Vedere la gioia nei suoi occhi non è servito a cancellare quei collari di cuoio che ho visto al collo degli schiavi su Hall Point.
Hall Point. Non sono in sintonia con il loro modo di andare avanti, ma allo stesso tempo non riesco a stare lontana da quel posto. Trattano, fanno soldi sulle disgrazie altrui.
Mia nonna anni addietro mi raccontò tanti enigmi provenienti dalla Terra-che-fù. Chi meglio di lei specializzata nella vecchia storia poteva saperle. In ogni pianeta, in tutti i tempi vi è sempre stata la schiavitù e vi è sempre stato chi è andato contro a combatterla. Le leggi di alcuni paesi lo permettono. Essere schiavi è non avere diritti, ma solo doveri. Doveri da svolgere senza poter mai alzare la testa, qualsiasi cosa venga richiesto di fare. Avere doveri, significa non avere un anima, non avere sogni. Non avere voglia di andare avanti. Avere doveri significa dover subire e basta.
Ho chiamato mia madre dopo aver visto quella scena. "Erano quelle le situazioni in cui bisogna tenere la bocca chiusa, mamma? Erano quelle le situazioni in cui una donna di classe deve solo fare complimenti e mai andare contro?"
Quell'uomo, un certo Olson e chissà cosa dopo, mi è sfuggito di poco. Non sarei riuscita a tenere la bocca chiusa, non sarei riuscita a fare complimenti senza avere voglia di saltare sui suoi schiavi e liberarli. E' entrato come il padrone dei padroni, in una parata per mostrare i suoi schiavi e far sapere che sono la sua fonte di reddito. Si è fermato a parlare con Electra Williams. Lei mi ha detto che Hall Point ci guadagna tanto in quello scambio. Come si può guadagnare sulle disgrazie altrui? Quell'uomo avrà ppiù soldi di me nel suo conto bancario, ma io ho imparato la parola Rispetto.
"Sabina, non puoi cambiare ciò che è così da anni e anni se non secoli" Me lo ha detto anche il giardiniere che ho conosciuto, Roman Sternberg. No, non potrò mai cambiare ciò che è scritto nelle leggi e nella storia, ma posso fare qualcosa. Spero di non ritrovarmi mai più davanti ad una scena del genere e se mai dovesse ricapitare voglio avere la forza e il coraggio di andarvi contro.
Ieri sera ho incontrato Adrian Duster. Abbiamo cenato all'Unification Park, sotto ad un gazebo perchè pioveva. La mia cucina gli è piaciuta veramente e ne sono contenta, oltre al fatto che sono stata benissimo insieme a lui. Per un attimo ho avuto il timore di poter rovinare tutto. Ho parlato apertamente. Non posso dargli niente se non l'amicizia e la mia compagnia. Mi sono sentita quanto una donna che lavora alla Shouye. Niente amore. Un solo cuore spezzato a metà che non vuole ricomporsi e che appartiene a chi non c'è più e a chi non conosce niente altro che l'innocenza della sua età. Fortunatamente ha apprezzato la mia sincerità e non se l'è presa. Vuole rivedermi. L'ho capito dalle mille volte in cui me l'ha detto. Lo rivedrò. Mi piace la sua compagnia e la sua allegria.
Nell'intermezzo tra una cosa e l'altra ho avuto modo di approfondire anche la conoscenza con Gab Astrom.
Quel ragazzo mi ha ricordato me, prima di conoscere Julius. La rigidezza dell'etichetta, il non dover far trapelare nessuna emozione. Come avere un collare di cuoio al collo. E' un ottimo artista, il suo modo di premere i tasti di un pianoforte è stupendo. Spero possa trovare anche il modo di andare avanti. Mi è sembrato un pò indeciso ancora. In fondo lo capisco però. Non è facile.
Questo pomeriggio ho fatto partire un pò di pubblicità. Speravo di poterlo fare in altro modo. Ma qui non si muove niente e come andare avanti mi rimane sempre più difficile.
Sono stanca senza fare niente.

-Fine Registrazione Vocale-

sabato 14 luglio 2012

La donna

La donna più sciocca può manovrare a suo piacere un uomo intelligente; ma ci vuole una donna molto intelligente per manovrare un pazzo
R. Kipling
-  Inizio Registrazione Vocale -
Horyzon, Capital City

Passare una serata con Hope e Bigears non ha eguali. Mia figlia stà facendo la mamma con il cucciolo. Ha una copertina che gli ha messo sopra e gli stà raccontando una storia prima di andare a dormire. Lui se ne stà fermo sdraiato sul tappeto e tutto quello che viene in mente alla piccola, se lo lascia fare tranquillamente.
Devo dire che in miniatura mia figlia rispecchia le donne che ho conosciuto in questi giorni.
Dopo il mio rientro da Greenfield sono andata alle Terrazze Verdi. Quando mia madre dice che vado a cercarmi i guai non ha tutti i torti. Andare nel posto dove sono stati lasciati liberi degli scorpioni è da folli. Sono una folle. E' stato in quella serata che ho conosciuto Dhemetra Ross, collega di Lars Wolfwood. Eravamo seduti tutti e tre allo stesso tavolino ed essere al centro dell'attenzione di due membri della Shouye mi ha portato in estasi quasi. Quella ragazza rispecchia in parte tutto quello che mia madre avrebbe sempre voluto da me. Eleganza, loquacità e bellezza. Lars Wolfwood non era da meno. Pensavo che il suo tempo fosse occupato dal pensiero degli scorpioni rossi, invece aveva già fatto il mio nome alla Shouye. Molto solerte. Ne sono rimasta sorpresa e non ne ho fatto segreto. Stò pregando perchè tutto possa risolversi con una collaborazione. Ho passato parecchie ore a studiare una nuova tecnica che vorrei sperimentare proprio da loro. Ma non voglio mettere il carro davanti ai buoi, come si dice sulla Terra-che-fù. Aspetto ed intanto perfeziono la tecnica. Oggi ho fatto shopping. Ieri sera mi è giunto il bonifico per il mio lavoro su Hall Point e ne sono felicissima. Ho scritto a Brent Ratliff per ringraziarlo, ma deve essere in giro da qualche parte per il Verse. Mentre camminavo nella piazza Carpathia, sono scivolata ed in soccorso è giunto il Comandante Arkan Mc Corvin. Avevo letto il suo nome nelle holonews e sinceramente non immaginavo minimamente come fosse fatto. Mi ha aiutato a rimettermi in piedi e abbiamo parlato un pò. Ringrazio chi mi ha insegnato a tenere testa con galanteria alle discussioni. Le nostre parole potevano sfociare in una lite furibonda. Il pensiero che ho dell'Alleanza e ciò che penso di alcune scelte che vengono fatte, non è segreto per nessuno in quelli che conosco. Dirle però ad un Comandante con tanto di divisa non è stato molto saggio. Veritiero ma non molto saggio. Ho tergiversato e mentito su alcune cose. Vorrei che tutto avesse una fine, ma in questa guerra io non voglio rientrarvi. Mentre stavamo parlando è giunta Charlotte Alcot, Vice-Ceo della Blue Sun. La pioggerellina che scendeva non si è tramutata in un temporale con fulmini e saette solamente perchè noi umani non possiamo comandare le intemperie e i nostri umori non possono influenzarle. C'è stata subito una strana atmosfera. Lei che saluta lui chiamandolo per nome e lui che ribatte con una frecciatina ironica. Ero più grande di Charlotte Alcot quando ho conosciuto Julius, ma non c'è età per una donna che s'innamora di un uomo in divisa. Esistono solo guerre. I suoi occhi verdi erano uguali ai miei. Quelle lacrime che non devi far uscire per orgoglio, erano uguali alle tante che ho ricacciato. La voglia di scappare, la voglia di gettare il tutto perchè è amore ciò che vuoi, non guerra. Il Comandante Mc Corvin era la copia esatta di Julius. Diretto, sincero, un uomo con tante cicatrici che non fanno altro che farti diventare tutto d'un pezzo. Quella divisa pesa più di un macigno. Un onore portarla, ma pesa. E tu? Tu innamorata non devi fare altro che trovare la forza e la ragione per aiutarlo a portarla. Non devi scappare, devi buttare giù tanti bocconi amari. Devi combattere anche quando non ne hai la forza. Mi ha fatto tenerezza. Ha un impero tra le mani. Il marchio della Blue Sun è in tutto il Verse e lei è solo una ragazzina seduta in una scrivania troppo grande. Le ho detto di tenersi ben stretto quel posto. Non per il ruolo ambìto da tanti, ma perchè tutto aiuta a crescere. Che sia una vittoria o che sia un fallimento. Ha solo questo difetto involontario, è piccola. Non è una sua colpa. Non sò come sia andata a finire tra di loro. Spero solo non sia scappata e spero tanto che il Comandante abbia abbassato un pò la corazza.
Tra tutto questo, tra tutte queste donne una diversa dall'altra, ognuna diversa da me ho un appuntamento.
Adrian Duster, Securer di Hall Point. L'ho incontrato proprio lì. Ero andata per cercare Ratliff ed ho incontrato lui. Un pizzico di malizia nei discorsi che stavamo facendo mi ha fatto comprendere che mi stavo infilando in un piccolo guaio. Piccolo, perchè siamo rimasti di incontrarci nuovamente e cucinare io per lui. Però alcune sue frasi sembravano dirette a me. Forse mi stò fasciando la testa senza essermela rotta ancora, ma quel sentore che mi allarma ogni volta che un uomo va oltre un normale apprezzamento di galanteria si è attivato.
Mio padre mi dice sempre che devo tornare a guardarmi intorno. Che non posso vivere nel ricordo e nell'amore di Julius. Ma non vi riesco. Invito le altre a non scappare dalle situazioni e combattere e poi sono io quella che cerca di non farle nemmeno partire.
Torno da Hope. Torno a stringere quel corpicino da cui non scapperò mai.

- Fine Registrazione Vocale -

mercoledì 11 luglio 2012

Ballad of the Absent Mare

 

Ed egli si appoggia al suo collo
E bisbiglia lievemente
''Dove tu andrai
Io andrò''
Ed essi diventarono come uno
Ed essi si indirizzarono verso la pianura
Senza bisogno del frustino

- Inizio Registrazione Vocale -
Verse, Rotta per Horyzon

Stò rientrando ad Horyzon. Quell'attacco dimostrativo che è stato fatto alle Terrazze Verdi usando gli scorpioni mi ha fatto cambiare un pò di scelte che avevo preso.
Ho passato degli splendidi giorni con Hope su New London. Riportare la bimba in un ambiente che conosce e che le è familiare ha ricaricato entrambe. Dopo quella discussione con i miei genitori, nessuno ha più ripreso quell'argomento. Non sò se prenderlo come un silenzio di rassegnazione o un silenzio che preannuncia un boato. Ho evitato di pensarci. Mi sono goduta a pieno mia figlia, le nostre risate e i momenti con lei. Mia madre ha rifornito il guardaroba di entrambe. Hope era una modella nata mentre si provava gli abitini nei camerini! Passare del tempo con lei e calmarla dopo le vicissitudini di Hall Point mi ha permesso di lasciarla anche un paio di giorni da sola con la balia. Si, nella partenza da New London abbiamo preso due navette diverse. Lei è rientrata a Capital City ed io sono andata su Greenfield. Oak Town. 
Quando conobbi Julius ci prendemmo un paio di giorni per andare su Whitmon. Lui sapeva che io adoro stare nell'acqua. Durante quei giorni di vacanza, mi fu detta questa frase : La terra si arrabbia come noi uomini. Ma lei non può fare a meno di noi, così come noi non possiamo fare a meno di lei. 
Sono passati anni da quella frase e solo adesso ho iniziato a comprenderne il significato. Ho dovuto mettere piede su Greenfield per comprenderla. 
Ho incontrato miss Roona Mei Wilson dopo che sono giunta in città. Splendida ragazza. La sua sincerità, la sua schiettezza sono state disarmanti. Io che sono stata educata per sapere sempre cosa dire e cosa fare, sono rimasta senza parole davanti a lei. Avevo paura. Si, molta paura a mettere piede nel suo ranch dopo le holonews che avevo letto, ma lei è riuscita a farmi calmare. Le ho parlato del progetto che ho in mente e le ho detto che costi quel che costi voglio la merce del Black Oak Ranch. Sono stata sincera. La limonata, fatta con limoni freschi e quei biscotti che sapevano di burro vero hanno confermato le mie idee. Nelle mie ricette voglio ingredienti veri! Mi sono trattenuta il dovuto e poi mentre mi facevo riaccompagnare in città ho fatto fermare la jeep. Campi sconfinati, cavalli, mucche, alberi da frutto. Black Oak Ranch è immenso ed è tutto sulle spalle di Miss Wilson. Non sò come faccia. Non ho osato chiederle l'età, ma sicuramente è più giovane di me e non sò come riesca a portare tutto avanti. Completo rispetto per quella ragazza che sarebbe arrivata a legarmi quando le ho detto che volevo fare visita all' Eagle's Nest. Il saloon di cui avevo letto qualcosa negli annunci di lavoro.Mi ha risposto che non era ambiente per me. E ha avuto ragione. 
Vi ho fatto visita ieri sera. Se veramente finissi a lavorare in un posto del genere mio padre mi ripudierebbe come figlia e farebbe di tutto per togliermi Hope. E lo farebbe seduta stante nel momento in cui gli dicessi  chi vi ho incontrato. Rachel Adams.
Che gli dei possano perdonarmi. Mi ha fatto pena quella ragazza. Aveva entrambi i polsi fasciati e dalla mano destra mancavano due dita. Le ultime notizie che avevo letto di lei la davano rinchiusa a Fargate dopo la condanna da scontare, quindi ho quasi dato per sicuro che le mutilazioni le fossero state inflitte dall'Alleanza. Mi sentivo in pena per lei e mi sono vergognata di credere nell'Alleanza in quei momenti. Mi ha prima detto di essere cugina di Evah Adams. A quanto ho compreso i loro rapporti non devono essere idilliaci. Mi ha detto che la vuole morta e pur non ne abbia conferma, l'ho legato a ciò che mi ha raccontato dopo. "Vuole sapere chi mi ha fatto questo? Hall Point" Ho tenuto per me il fatto che adoro Hall Point. Ho risposto da neutrale. In tutto vi è il marcio, anche nei pianeti del Core quindi figuriamoci su uno skyplex dove vi sono regole completamente diverse.  Le donne di Hall Point che ho conosciuto, possono far male. Quindi le credo.
Tra tutto questo? Tra tutti questi fatti ho incontrato Lars Wolfwood lo Xinren della Shouye. Mi ha detto che parlerà con chi di dovere alla Shouye per avere la mia collaborazione. Si!!! Riuscissi a creare qualcosa per la Shouye sarebbe avere nel curriculum una nota di rispetto, con la possibilità di aprire tante altre porte! Non ambivo a tanto ancora, sapendo che non è facile avvicinarsi alla Shouye. 
Mentre lasciavo Greenfield prima mi sono tornate in mente le parole di Bill. Ho compreso in parte anche quelle ed adesso capisco come mai si è disposti a morire per un pianeta che racchiude mille tesori. Spero solamente che vi siano meno morti e scontri e più tesori da dividersi. 

- Fine Registrazione Vocale-

venerdì 6 luglio 2012

I briganti

espresse la propria imperiale volontà: il maresciallo radunasse subito un esercito, marciasse contro il covo di quei banditi di palude, lo stritolasse, lo cancellasse dalla faccia della Terra...”  ( tratto dal romanzo cinese -I Briganti- )
- Inizio Registrazione Vocale-
New London, Manhattan.

Ho dovuto svegliarla questa notte quando sono arrivata. Non mi è bastato ritrovare quelle mani ciocciottose o quella pelle che profuma di talco, avevo bisogno di vedere anche i suoi occhi. Erano assonnati, ma dovevo rivederli.
Sono tornata su New London, certamente non per rimanervi. Le intenzioni erano quelle di riprendere Hope e poi di partire per Greenfield. Nei giorni scorsi ho anche mandato svariati messaggi con il c-pad a Roona Mei Wilson, il contatto che mi ha dato miss Saint Laurent. Vi ho provato, ma con scarso successo. Quella terra è troppo ostile e troppo fronteggiata ancora per essere una terra su cui andare a riposarsi. Mi ha detto che è stata ferita. Non ho saputo per quale motivo fino a quando questa mattina mio padre non mi ha messo davanti tuttle le News di questi giorni. Alcune le avevo già lette, ma ho tralasciato questo particolare.
Pare che a Greenfield vi sia una contaminazione biologica. Una bestia che attacca sia gli animali che gli uomini. Sinceramente non sò se mi spiace di più per gli animali o per gli uomini, ma sicuramente non è il momento adatto questo per mettervi piede. O almeno non con Hope.
Non mi fermo. Ho preso una decisione e la porterò avanti. E' quello che ho dichiarato questa mattina davanti ai miei genitori mentre facevamo colazione. Mia madre mi ha accusato di volerva vedere morta di crepacuore. Ho tenuto testa fino a quando non mi sono ricordata di una parola. Compromesso. Il compromesso è una specie di patto. Io dò qualcosa a te e tu dai qualcosa a me. Cosa ho dato io? La promessa che tutte le volte in cui sentirò il pericolo intorno ad Hope la manderò da loro. Che sia per dei giorni, settimane, mesi. Non vi arriverò mai a stare lontana dei mesi e permettere che sia mia madre a crescere la piccola, ma qualcosa dovevo più tentare. Da quel momento hanno cambiato espressione. Loro, ma non io.
La serata ad Hall Point è stata un mezzo successo. Successo intero per la serata con il pubblico, i miei piatti sono stati guardati prima con una certa paura ma poi sono quasi terminati tutti. Non è stata perfetta, e questo lo sapevo fin dal primo momento. Ma è andata bene. Come il tema però ci sono state delle ombre. Evah Adams. Non la sento da giorni, da ancora prima che il tutto fosse pronto e non mi aspettavo nemmeno di vederla durante il buffet. Però mi aspettavo un messaggio. Un ringraziamento o delle lamentele. Qualsiasi cosa, non importava cosa. Non si è fatta proprio sentire. Ha voluto quella clausola nel contratto ma poi non sò se si è curata di verificare il tutto. Vi sono gli altri. Si, vi era Brent Ratliff presente. Ma quel discorso lo ha iniziato lei. Doveva finirlo lei. Impara e metti da parte. Ho imparato e la prossima volta farò tesoro di questo.
Ieri sera ho abbandonato Hall Point dopo una piccola discussione con un membro della sicurezza. Zoya Vasilyeva. Mi sono avvicinata a lei dopo averla riconosciuta. Ci eravamo incontrate al Road House un giorno.Un breve scambio di parole e presentazioni, tanto breve che ieri non mi ricordavo nemmeno il nome. Però mi ricordavo il volto e lei avrebbe dovuto ricordarsi il mio. Mio che era vicino a quello di Ratliff. Adesso il suo discorso di ieri sera non ha fatto una piega quando non ha voluto darmi il contatto del proprio Head. Come membro della sicurezza ha portato a termine il suo dovere. Solo che se avesse usato parole diverse, prima di propinare che avrei potuto agire in malafede sarebbe stato meglio. E la sua aggiunta non è stata da meno. Io non sò parlare. Si, io non sò parlare ma lei non conosce l'educazione. Io non sò parlare, ma sò cucinare. Un piatto troppo piccante può essere la morte di uomo o donna che sia. Sentirmi offendere in quel modo non mi è piaciuto per niente. E ringrazio che sia stata un ombra solitaria in mezzo a tutto lo splendore ed educazione degli altri che ho conosciuto. Oltretutto ho un pensiero mio.  Vero che ognuno è padrone delle proprie azioni e fautore dei conti da pagare ma credo che su quello skyplex abbiano ben poco da alzare la testa.
Eleazar Ritter. E' il medico o qualcosa del genere dello Skyplex. Ricercato prima e poi ferito e fermato dalla Flotta dell'Alleanza. E' accusato di aver rapito il Vice Ceo della Blue Sun e di un altro dottore oltre a danni all'ospedale di Capital City. Quando mio padre mi ha fatto leggere la Holonews non volevo credervi. Al Black Oak Ranch poi! Ho cercato di fingere al meglio di non conoscerlo. Non potevo dirgli che l'avevo incontrato alcuni giorni prima e che gli avevo chiesto una collaborazione.
 Ferito durante la cattura al momento Eleazar Ritter è stato sottoposto a cure mediche ed ormai fuori pericolo di vita. (citazione dall'Holonews del gdr )
Io sono contro la brutalità dell'Alleanza in questi momenti. Ne discussi anche con Julius un giorno. Fuoco chiama fuoco e se davvero vuoi comandare ed essere portatore della tua legge devi essere diplomatico non un assassino. Però gli sbagli si pagano. A Greenfield possono avere tutte le ragioni del Verse per volere la propria indipendenza, ma vi è modo e modo per averla. Voglio vedere Greenfield. Passerò questi giorni con Hope, con il c-pad spento. Ma poi voglio andare a Greenfield.
E come sempre, mentre alcuni banchettano e si divertono, altri muoiono o combattono. Non cambia. E non credo cambierà mai. E' un circolo vizioso. Vi sono e vi saranno sempre dei Briganti. Ma come in quel libro, chi è veramente il Brigante?

-Fine Registrazione Vocale- 

martedì 3 luglio 2012

Explosion

- Inizio Registrazione Vocale -
Skyplex Hall Point

Mia madre era indisposta quella sera. Accompagnai io mio padre a quella serata di gala. Ero annoiata al tavolo quando mi giunse la chiamata. Quella chiamata che ha cambiato tutta la mia vita. Mi sono alzata dal tavolo e ho corso. Non sapevo nemmeno io dove stavo correndo, quella corsa non poteva certo portarmi su Hera, ma dovevo correre. Il cuore batteva all'impazzata e le lacrime uscivano senza poterle fermare.
Sono passati tre anni da quella sera e non avrei mai pensato di tornare a correre con il cuore palpitante e le lacrime che scendono a fiotti dai miei occhi.
Un esplosione.
Eravamo al Road House di Hall Point, uno dei locali dello skyplex. Ero in mezzo a due tipi uno più strano dell'altra, con una pipa in mano che conteneva tutto tranne qualcosa di legale. Non era mia. L'avevo sottratta ad una ragazzina, troppo ragazzina e troppo ingenua per poterla tenere in bocca.
Quando il boato ha scosso tutto. Adesso sò. Adesso sò cosa si prova in quei momenti. Niente. Non si prova assolutamente niente, perchè la morte non bussa e non avverte. Arriva e basta. Sai che puoi andarvi incontro ma a volte arriva senza aspettarla. Potevo morire. Poteva essere un attacco allo skyplex e dall'altra parte vi era Hope nell'alloggio con solo la balia a proteggerla.
Non ho guardato cosa fosse successo, non ho visto chi vi ha rimesso la vita. Ho guardato solamente per alcuni attimi quelle macerie e poi sono corsa. Sono corsa da lei. Sono corsa ad abbracciarla piangendo. Fatico ad ammetterlo, ma adesso comprendo le parole di mia madre. Se mi dovesse succedere qualcosa cosa ne sarà di mia figlia. Si, vi saranno loro, ma non voglio che cresca con il dolore stampato nell'anima.
Mi ha visto piangere, si è spaventata. Ho cercato di calmarla e poi ho chiamato mio padre.
"Stanno venendo Hope con la balia. Per un paio di giorni rimarranno da voi. E' meglio così" Non ho dato spiegazioni, riagganciando subito. Non ero lucida da poter sopportare una discussione sia con mio padre, nè tanto meno con mia madre. Ho avuto la forza di parlare loro solo quando mi hanno chiamato per avvertirmi che la bimba era arrivata. Era l'ultima cosa che dovevo fare, era l'ultima scelta tra tante che avevo, ma era l'unica che mi permetteva di salvaguardare la vita di mia figlia.
Attentato? Fatalità? Non sò cosa sia successo e perchè vi sia stata quell'esplosione. Sò solamente che io posso rischiare, Hope no. Mio padre mi ha detto di venire via. Di rinunciare a quel lavoro. Ci avrebbe pensato lui alle clausole del contratto che ho firmato.
No. No e poi no. Non posso scappare alla prima difficoltà che mi si palesa davanti. Ho giurato sulla tomba di suo padre che avrei cresciuto Hope lontana dal mondo ovattato in cui sono cresciuta io e da quello troppo reale e crudele di suo padre. Hope crescerà in una vita vera. Fatta di momenti facili e momenti difficili. Mia figlia non si ritroverà nell'adolescenza, ingenua come la ragazza che ho conosciuto ieri. No. Non lo permetterò mai. E se questo significa che ogni tanto devo rischiare, bene rischio. Ho un buffet da preparare. Finire di preparare. Le basi sono pronte. Domani sera vi sarà la festa e comunque vada dopo prenderò la prima navetta per tornare a prendere mia figlia. Vi stò mettendo sudore ed anima in ogni creazione e sarà lo spettacolo che mi hanno commissionato. Ho passato notti a studiare ingredienti e composizioni e non lo lascio a metà per vivere in un mondo che non è il mio.  Ho chiesto un contatto del Black Oak Ranch a miss Saint Laurent. Lo userò. Farò prima un salto io e poi porterò anche Hope.
Il tizio di ieri, Bill, aveva ragione. Un cielo azzurro, un prato verde e la terra sono le cose migliori per rimettersi in sesto.

- Fine Registrazione Vocale -

sabato 30 giugno 2012

Claire de lune

- Inizio registrazione vocale -
Skyplex Hall Point

In sottofondo si sente una musica suonata all'arpa
 

Ho provato a suonarla ad Hope, ma chissà perchè preferisce ascoltarla registrata. Siamo ad Hall Point. Ho fatto lunghi sospiri nella traversata, guardando il volto della piccola. Avevo paura. Questi giorni sullo Skyplex saranno molto lunghi per lei. Il suo "ohhhh" quando siamo attraccati è riuscito a far svanire ogni mia preoccupazione. Ha la capacità di trovare il lato buono in tutto. La scoperta, la nuova avventura.Il conoscere ancora ed ancora. Il suo continuo "perchè?" che nasce ad ogni nuova visione o situazione. Credo che questi giorni saranno più lunghi per me che per lei! 
Naturalmente le è vietato accedere ad alcune zone, però oggi pomeriggio la balia mi ha detto che sono state al Baazar. Se avesse potuto avrebbe comprato tante cose. 
Ho fatto svariati incontri da quando siamo arrivati. Oggi ho rivisto mister Brent Ratliff. Ha un fascino magnetico quell'uomo e credo sia consapevole di poter affascinare ogni donna che può trovarsi al suo fianco. Insieme a noi al bancone per un certo lasso di tempo vi sono state anche due donne della Security. Zoya Vasilyeva e Mughain McCarty. Un solo uomo in mezzo a tre donne, due delle quali sembravano arrabbiate con il Verse intero. Ho smesso di fare considerazioni personali sulla rabbia che una persona può portare dentro. Per tirare fuori quella di Julius un giorno, abbiamo passato ben 6 ore seduti a guardarci senza parlare. Sono a conoscenza del fatto che ognuno di noi ha i propri spettri nell'armadio, come dicevano nella Terra-che-fù, ma come si può vivere arrabbiati su Hall Point? Ratliff mi sembra a posto. Da vecchie informazioni, sulle Holonews che circolano sapevo che a capo vi era una donna. Non ricordo il nome e dopo la scena a cui ho assistito oggi, ho desistito a chiedere. Ciò che ho compreso mi porta a pensare che Ratliff abbia ereditato il tutto. Non vorrei essere nei suoi panni a volte. Non deve essere facile. La maggior parte della sicurezza è formata da donne. Anzi apparte un solo membro ho conosciuto solo donne nello staff. Si, noi donne abbiamo una marcia in più ma non deve essere facile. L'ho invitato a cena. Senza malizia e senza doppi fini. Vorrei scoprire mille segreti di quell'uomo e capire alcuni come.
Ho passato il resto del tempo nelle cucine. Non ho ancora iniziato a preparare niente di ufficiale. Stò dando solamente lezioni ai miei collaboratori dei fornelli per istruirli sul come andranno preparati i piatti. Seguirò ognuno di loro. Seguirò ogni creazione che uscirà da quelle cucine, ma non posso preparare da sola un buffet per quasi cento persone. Come ho detto oggi però, solo ed esclusivamente io mi occuperò della frutta e della verdura. Ho basato l'intero menù sul palato, data la clausola del contratto, ma voglio infilarci anche la mia arte. 
L'altra sera vi ho incontrato anche Oliver Walgram su Hall Point. Eravamo da poco giunte ed avevo bisogno di un bicchiere di vino. Non riesco a capirlo quell'uomo. Pare abbia un passato molto complicato. Avevo inteso che si fosse occupato di guerre ed armi, invece ho scoperto che è stato alla Blue Sun. Parla sempre di armare una nave, di fare da scorta ad altre navi con la propria armata. Mi ha detto di fare affidamento su di lui se mi trovassi in difficoltà. Tralasciando che raramente faccio affidamento su qualcuno, ma posso fidarmi? E' questo il dubbio che mi perplime. Posso fidarmi di quell'uomo così enigmatico?
Non giudicare Sabina, ognuno di noi ha i propri perchè negli atteggiamenti che ha con gli altri. 
Mi hanno insegnato questo, ma come posso fidarmi senza aver compreso bene? 
Chiaro di Luna. Pare che si chiami così questa musica. Ha la capacità di rilassarmi, dopo una giornata intensa. Questa musica e l'abbraccio di mia figlia. 

- Fine Registrazione Vocale -

mercoledì 27 giugno 2012

The Past

- Inizio Registrazione Vocale -

Horyzon, Capital City

Sono rientrata da poco. Mentre rientravo ho telefonato ai miei genitori. Mi ha risposto mio padre. Abbiamo parlato in parte del più e del meno. Quando siamo entrati nel discorso lavorativo gli ho parlato del progetto di Hall Point e della mia intenzione di andare in visita su Greenfield. Non ha risposto niente. La sua è stata una domanda. " Hope come stà? " Mio padre fa così. Quando deve ricordarmi che qualsiasi cosa faccio devo mettere innanzi tutto la vita di mia figlia mi domanda di lei. Gli ho raccontato del cane che le ho comprato e che da quel momento non se ne stacca un attimo, permettendomi di lavorare in cucina e di dare sfogo alla mia creatività. Mi ha detto di comprarle un cavallo.
Avrei voluto rispondergli " con quali soldi? ". Già i soldi iniziano veramente a scarseggiare e spero nella riuscita della serata sullo Skyplex.
Le ricette sono pronte. Alcune le ho già provate e sono in tema con la serata. Ho scelto i migliori ingredienti per creare il tutto.
Ho fatto come mi hanno insegnato. Mi sono guardata intorno, ho studiato, elaborato e creato. Non è perfetto.
Non è perfetto. Ho peccato in qualcosa. Si, lo sò già in partenza. Ma solo gli occhi più raffinati e i palati più fini potranno notarlo. Nel complesso però racchiude quella parola che mi hanno richiesto : Stupendo.
Mentre elaboravo le ricette ho fatto ricorso ai miei appunti salvati. Durante lo scorrimento di alcuni file ho ritrovato questa :
Mi ero dimenticata di averla. O meglio, era tanto che non l'aprivo. Mi ha fatto ripensare a quei momenti. Eravamo in uno dei tanti locali di Xhinion. C'è un piatto dolce nel menù che ho creato che lo ricorda. E' dedicato a lui.E' dedicato a quella passione che aveva, sperando che mi porti un pizzico di fortuna in più.
L'ho fatto assaggiare anche ad Hope.
Più guardo Hope nel crescere e più vi trovo atteggiamenti ed espressioni di suo padre. La notte quando dorme spesso e volentieri sistema il cuscino, abbracciandolo proprio come faceva Julius. Mi sono soffermata a pensare se mai avrebbe acconsentito al modo che ho scelto per crescerla. L'abbandonare tutto e il tentare la sorte. Si, lui che era un soldato lo avrebbe approvato. Lui che aveva una mentalità tutta sua sull'essere soldato lo avrebbe apprezzato.Lui che hai comunicati sulle sparatorie a Greenfield e sui rapimenti avrebbe reagito in maniera diversa da tutto il resto del Verse.
Si, perchè con o senza di lui il Verse continua ad essere pieno di forza e brutalità. Hanno rapito la vice CEO della Blue Sun. Non l'ho mai conosciuta, ma dalle foto sparse sul Verse di lei, sembra una ragazza con un viso angelico.
Sò già come avrebbe commentato Lui.
Lui che è stato l'ultima domanda di mio padre di questa sera. " Sabina, quando dirai addio veramente al passato per tornare a vivere?"
" Papà riaggancio e vado a casa. Hope mi aspetta . "
Seguo i suoi insegnamenti, ricordandomi ogni attimo del passato.

- Fine Registrazione Vocale - 

sabato 23 giugno 2012

Bigears

- Inizio Registrazione Vocale -
Horyzon, Capital City

Bigears è la fusione di  Big Ears, ovvero Grandi Orecchie. E' il nuovo membro della nostra famiglia. Un Basset-Hound di tre mesi che ho comprato ieri su Hall Point. Ho fatto un giro nel bazaar dello Skyplex ed appena l'ho visto me ne sono innamorata. Così come se n'è innamorata Hope. Da quando l'ha visto questa mattina appena si è svegliata non l'ha lasciato un attimo. E ne sono contenta. Credo che sia giunto il momento in cui la sola esistenza della madre debba terminare. Voglio che inizi ad avere altri punti di riferimento da usare nei momenti in cui io mancherò per lavoro. Ed uno di questi sarà Bigears.
Mancare per lavoro. Sere fa, ho incontrato nuovamente Evah Adams. Abbiamo pianificato il tutto. Dire abbiamo pianificato il tutto è un pò troppo. Abbiamo scelto il tema per la serata. Ed appena è venuto fuori quel filo logico da seguire, la mia fantasia si è scatenata. E' un tema così vasto per rappresentare il Verse che potrei cucinare per anni interi. Mi piace quella donna. Per alcuni attimi al nostro tavolo vi è stato anche mister Brent Ratliff, praticamente colui che manda avanti tutto lo Skyplex. Non ho avuto modo di parlare con lui più di tanto, è giunto nel momento in cui io e miss Adams eravamo in trattativa sul pagamento.
Il contratto mi ha incastrato. Vi è una clausola in cui se sbaglio tutto ci rimetterò invece di guadagnarci.
Ho stilato una lista di possibili ricette ed ho alcune idee che spero di poter sviluppare bene.
Durante il mio giro nel bazaar non ho conosciuto solo Bigears, ma anche Jan Dietrich. Da quanto ho capito nelle poche parole che sono riuscita a far uscire dalla sua bocca è un ex soldato. Mi ha chiesto se facevo parte dell'Alleanza e se avevo partecipato alla guerra. Mi sono completamente bloccata a quella domanda. E' stato come fare un tuffo nel passato. Avrei voluto fargli il nome di Julius Lee. Lui. Non vi sono riuscita. Ho solamente cercato di fissare un altro incontro per avere informazioni su cosa significa essere un soldato e combattere. Perchè? Perchè sò che un giorno Hope mi chiederà di suo padre. Naturalmente la sua risposta è stata no. Come non comprenderlo. Riesco a malapena a parlarne io che non ho combattuto ma ho solo perso, figuriamoci chi era in prima linea.
Amelie Saint Laurent. Come ho fatto a dimenticare questo nome quando mi è stato scritto in un c-message. Appena l'ho vista al Casinò e ho sentito la maestria con cui faceva vibrare le corde dell'arpa tutto è riaffiorato. Il corso su Eleria tenuto da sua madre. Dovevo diventare la prima del corso a sentire mia madre, invece il mio odio-amo per l'arpa l'ha avuta vinta. Stupenda donna. Una donna in cui si nota il suo passato nella Shouye di Horyzon. Elegante e raffinata. E coraggiosa. Non è facile aprire le porte della Shouye e poi richiederle alle proprie spalle andandosene. Lei vi è riuscita. E se era ciò che voleva sono contenta che vi sia riuscita. L'ho presa come esempio. Non per l'eleganza e la raffinatezza che non riuscirò mai ad eguagliare. Ma per il coraggio. Si può andare avanti anche dopo drastiche scelte.
Devo mettermi al lavoro. Oggi per farmi perdonare da Hope ho trascorso tutto il giorno con lei e il cane. Hall Point mi ha completamente affascinato, e nel mio modo di operare, ho trascorso parecchio tempo sullo Skyplex. Oggi era giusto che stessi con lei. Giusto per lei e giusto per me. Amo mia figlia.

- Fine registrazione Vocale -

giovedì 21 giugno 2012

Dreams

"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a coloro che sognano di notte soltanto."
- Inizio registrazione Vocale-
Horyzon, Capital City

Sognare.
Ero alle Terrazze Verdi, in un parco biologico che racchiude parecchie riproduzioni di animali inseriti nei loro habitat naturali quando ho conosciuto Oliver Walgram
Un sognatore ai miei occhi. O un intraprendente se lo vogliamo definire più realisticamente. Spera di mettere insieme un equipaggio e di comprarsi una navetta. Mentre facevo rientro a casa mi sono soffermata a pensare alla sua proposta.
Sarebbe bello poter girare per tutto il Verse, raccogliere e dare incentivi alla mia cucina. Ma quanto posso permettermi di sognare ancora? E quanto posso permettermi di azzardare?
Sicuramente una vita su una nave non è una vita adatta ad una bambina di nemmeno tre anni. Hope è troppo piccola. Il cambio da New London ad Horyzon non le ha lasciato traumi fortunatamente. Prende tutto come un gioco e riesce a sorvolare su tante questioni. Ma navigare ogni giorno da una zona all'altra dello spazio è impensabile. Così come farlo per me. Rimanere giorni e giorni fuori casa senza vederla. Ne morirei.
Ho chiamato mio padre ieri, gli ho chiesto di coadiuvarmi con una badante per la bambina. Che parolona coadiuvarmi. Praticamente gli ho chiesto un finanziamento e di usare le sue conoscenze per farmi trovare qualcuno che possa tenermi Hope mentre lavoro. Mi è sembrato di fare un tuffo nel passato a quattro anni fa. Ho usato il solito tono di quando io chiedevo e loro dovevano darmi. Me ne sono resa conto alla fine della chiamata e non mi è dispiaciuto. Credo ancora in loro, una parte di me spera che un giorno possano comprendere le mie decisioni, ma dall'altra sò che per mia figlia farei qualsiasi cosa. In questo momento gli ingranaggi del mio progetto non sono ancora attivi ed ho bisogno di tempo per farlo. Allo stesso tempo non posso dedicarmi completamente alla bimba. Lo vorrei tanto, ma devo veramente iniziare a darmi da fare.
Ieri sera mi è arrivata la risposta di miss Evah Adams.
Il progetto di festa che hanno in mente è ancora tutto da elaborare. Manca una base, un tema sul quale sviluppare il tutto. Mi ha consegnato anche i contatti di una certa Amelie Saintlaurent, organizzatrice anche lei della festa in questione. 
Devo parlare con una delle due. I temi per una festa sono infiniti come il Verse. Si può spaziare da qualcosa di più rustico a qualcosa di più raffinato.
Vi ho pensato e vi stò pensando anche in questo momento. Cosa può racchiudere insieme uno Skyplex e tre donne? Uno skyplex e tre donne.
L'unico barlume di idea che mi è passata nella mente mi riporta ai sogni. Sogni di donne. Passioni di donne, intraprendenti ed eleganti. Ciò che mi hanno insegnato a scuola. Ciò che avrei dovuto essere. Per loro magari non lo sono, ma per me si! Ed in questi sogni e passioni vi possiamo anche inglobare lo Skyplex di Hall Point.
Attenderò di poter parlare con una delle due, sentirò le loro idee poi azzarderò.
Devo trovare il tempo per dedicarmi anche ad un pò di pubblicità. Non posso sperare solamente nel passa-parola o nelle serate di gala.
Come si pubblicizza una persona che vuole lavorare?

- Fine Registrazione Vocale -