mercoledì 29 agosto 2012

Non combattere

Il modo migliore è di non combattere, lascia perdere. Non cercare sempre di aggiustare le cose. Sarà giusto questo, sarà giusto quello.. Inutili le paranoie..Quello da cui scappi non fa che rimanere con te più a lungo. Quando combatti qualcosa, non fai che renderla più forte.. Lascia che faccia il suo corso e se non è giusta per te.. la lascerai lungo la tua strada e quando un domani ti fermerai a riflettere..non ricorderai neanche come hai fatto a lasciarla andare via.
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Oak Town

Non ho più voglia di combattere.
Tutto quello per cui ho combattuto fino a questo momento mi si è rivoltato contro. Sicuramente ho combattuto e scelto di combattere con le persone sbagliate.
Non sò chi sia giusto tenermi accanto e chi sia giusto allontanare.
A questo punto non sò più nemmeno se vale la pena continuare a combattere per qualcosa che sembra sempre più irraggiungibile che fattibile.
Forse dovrei prendere Hope e tornare a New London.
Quando mi hanno rubato il cortex ho chiamato i miei genitori. Ci sarebbe un professore dell'Arte che cerca un assistente per la sua cattedra.....

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martedì 21 agosto 2012

Cyrano de Bergerac

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Oak Town, Greenfield.

Bellissima la storia di Cyrano de Bergerac. Una storia triste. Una storia fatta di un uomo, che l'unico momento in cui riesce ad essere qualcuno è quando ha la spada in mano. Un uomo innamorato. Innamorato della donna sbagliata. Una donna, Rossana, all'oscuro dell'amore che questo uomo dal naso lungo prova per lei, tanto da chiedergli di prendersi cura di colui che le ha rubato il cuore.
E questo amore da parte di Cyrano è tanto grande da prendersi cura di questo incomodo. Le migliori parole d'amore escono dalla sua bocca, ma vengono spacciate per parlare dell'innamorato.
Solo al momento della morte di Cyrano, Rossana, capisce chi era il proprietario delle parole d'amore che le dedicava l'altro. Una bellissima storia dove amore ed amicizia si intrecciano tra tantissime vicissitudini.
Non sò perchè in tutto che stà succedendo a me riesco anche a pensare a questa storia.

Ho deciso. Ho deciso da quale parte stare.
Dalla mia parte. Padrona della mia vita, padrona delle mie scelte, senza permettere a niente e a nessuno di mettere bocca in quello che faccio. Padrona del mio ristorante, anche se dovesse restare aperto un solo mese.
Non voglio aiuti esterni, non voglio soldi da nessuno.
Ciò che mi è stato chiesto in cambio è troppo grosso. Hope. Cosa succederebbe ad Hope se mi dovesse accadere qualcosa? Ci sarebbero i miei genitori. Ma non voglio che viva quella vita. Preferisco farla crescere nella povertà ma con la madre accanto che con una madre in casini troppo più grandi di lei.

Charlotte Alcot. Non sò che cosa farei se non ci fosse lei. Le parole che le dissi le prime volte che ci siamo parlate sono state veriterie. Non importa l'età, importa ciò che uno ha dentro. E lei dentro ha tanto. Non le ho raccontato niente di quello che è successo nelle retrovie di Greenfield, ma le ho parlato chiaro. Da sola finanziariamente non ce la faccio. Abbiamo deciso di accollarci un mese per uno, tra l'affitto del locale ed i rifornimenti. Lei curerà anche la parte tecnica. Ed io mi stò accollando lavori su lavori per guadagnare di più in modo da fare un piccolo gruzzoletto.
Le migliori risate di questi giorni arrivano grazie a lei. Non le sarò mai grata abbastanza per quello che stà facendo. Confidarsi con lei viene facile, così come ascoltare le sue confidenze.

Ho tanti pensieri nella testa. Non riesco più nemmeno a trovare sollievo nella meditazione. Ho pianto tante volte e sono stanca da morire in questi giorni. Kayne Tannher e la sua allergia a rispondere ai messaggi sul Cortex! Vorrei sapere da dove arriva quell'uomo e come ha fatto a vivere e mettersi in contatto con le persone con questa sua allergia.
Devo vederlo e devo riuscire a farlo senza miss Wilson nel mezzo. Pensavo si fosse arrabbiato per quello che è accaduto tra me e lei ed infatti lo cercavo proprio per quello. Ho passato giorni  d'inferno per il suo silenzio e lui appena mi vede cosa mi dice? "Dolcezza, che fai non mi sorridi?"
Da una parte avrei voluto strozzarlo, dall'altra mi sono trattenuta nel gettargli le braccia al collo solamente perchè rispetto il sentimento che prova per quella donna.
Ieri sera mentre rientravo dall'incontro di lavoro con miss Wilson però ho ripensato una cosa. Quando mi disse della loro storia, mi promise che per me ed Hope ci sarebbe sempre stato. Ci avrebbe sempre protetto. Se dovessi mandargli un messaggio che siamo in pericolo, come farebbe a leggerlo?
Non voglio dire che siano vane e false promesse, perchè sò che quando Kayne parla è sincero, qualsiasi cosa dica.

E tra mille e tanti altri casini, chi si infila anche? Brent Ratliff.
Ci siamo incontrati ad Hall Point. Sembrava una cortina di ghiaccio. Un ghiaccio voluto e ricercato da me. Professionalità pura, accondiscendente solamente per educazione. Fino a quando non abbiamo parlato di noi. Sembra essersi... innamorato o avere una storia con una donna di cui non mi ha fatto nome. Ringrazio l'educazione che mi hanno dato. Una donna elegante non deve mai piangere davanti agli altri. Avrei pianto. La sincerità da parte di entrambi e stata disarmante. Lo sò. L'ho sentito dai toni che usava con me. Ho pianto e poi ho fatto ciò che mi sentivo di fare. Gli ho mandato una mail. Gli ho detto tutto. Gli ho parlato di quel desiderio di complicità che non era ricerca di amore.Gli ho promesso che per il bene e per il rispetto che provo per lui non sarei mai più rientrata nel discorso e avrei portato rispetto al sentimento che prova per l'altra donna.

...A volte ti trovi a doverti adattare alle situazioni che la vita ti presenta.
Io non pretendo sia una iustificazione il fatto che io ti avessi avvisata che non potevo darti nulla più di quanto ti stessi dando in quel preciso istante. Paradossalmente, proprio il fatto che io ti abbia avvisata di poterti dare solo quello, per poi scoprire che non ti avrei più potuto concedere neanche quello è stato quasi peggio.....
 Sono parte delle parole con cui mi ha risposto. Alla fine mi ha chiesto di incontrarci. Dobbiamo parlare di lavoro. C'è una serata in ballo, la proposta che mi ha fatto nel gestire un ristorante di una delle sue navi e ...e quel discorso. Io sò che Brent vuole incontrarmi per quel discorso.

Come per lui, nel giro di pochi giorni sono cambiate tante cose, le situazioni sono una ruota che gira per tanti altri. Un giorno mi dissero che tutti devono scegliere da che parte stare. Io ho scelto. E non mi guardo alle spalle e non cambio idea.
Ryotei.

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sabato 18 agosto 2012

Prince Charming

"Nella vita prima di trovare il principe azzurro bisogna baciare un sacco di rospi"
                                                 (Aforisma ironico-Groucho Marx)

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Oak Town, Greenfield.

Ieri sera nella piazza del mercato di Oak Town ho incontrato Lars Wolfwood. Tralasciando i discorsi di lavoro e privati che vi sono stati è tutto il giorno che mi passa per la mente una parola. Principessa.
Nelle favole che sono arrivate a noi delle principesse, ognuna di loro aspettava il Principe Azzurro. Ho provato a fare delle ricerche su questa figura fantomatica. Non ho trovato niente. Si narra che egli fosse un uomo alto, di bell'aspetto, biondo e con gli occhi azzurri. Però non vi è poesia, un quadro o quanto altro a lui dedicato. Non vi è una spiegazione sul suo carattere. Aveva un cavallo bianco ed una spada con la cui salvare le principesse. Basta.
Allora perchè questo nome, questa citazione è stata tramandata e quando si parla di una donna innamorata si associa all'uomo le parole Principe Azzurro? 
Associare una figura che non ha volto, non ha spiegazione a qualcosa di grande come l'Amore. Ogni donna cerca il proprio uomo. Anche io se non mi avessero portato via Julius avrei il mio uomo ideale accanto. Il mio Principe Azzurro. Che è arrivato su un cavallo bianco, alias un Avenger, e mi ha salvato da una vita sbagliata.
Cosa accade dopo il, vissero felici e contenti, tra il principe azzurro e la sua principessa.
Charlye, Charlotte Alcot, vuole il suo principe azzurro. Vuole un uomo accanto. Cucciola. Con lei è nata una grande amicizia. Siamo soce. Il ristorante sarà di entrambe. Ho fatto la mia scelta, senza domandarle niente. Ha la testa sulle spalle e ha la mia fiducia.
E' grazie a lei se sono piena di lavoro. Ha fatto il mio nome alla Shouye per una serata che hanno in mente e da quella sono scaturite anche le altre.
Le devo la mia stanchezza nel dover preparare tanti buffet dall'inizio alla fine, ma le voglio bene. Mille paure e mille domande che avranno risposte e spariranno solo con il tempo. Forse dovrebbe imparare a farsene di meno.
La devo portare qui a Greenfield e un pò mi spaventa la cosa.

Kayne Tannher. Kayne sembra essere stato il principe azzurro che ha trovato la sua principessa. Lui su un cavallo bianco ci va veramente, e non è biondo ma è bello. Ha una relazione con Roonamei Wilson, la proprietaria del Black Oak Ranch. Sono felice per lui, oggi quando abbiamo pranzato insieme tutti e tre, l'ho visto veramente felice e veramente innamorato. Tra di noi è nata una sorta di amicizia con la A maiuscola. Dentro di me ho la sensazione che i nostri corpi siano delle calamite. Se potessero si cercherebbero, ma nel mezzo oltre all'amore che prova per miss Wilson vi è anche la voglia di non distruggere questo sentimento. Oggi me lo ha detto chiaramente. Spero non si sia arrabbiato quanto io ho fatto arrabbiare la sua donna. Sono stata sincera. Non volevo minacciarla o infilarmi nel loro rapporto. Ma se fà versare anche una sola lacrima a Kayne mi avrà come nemica. Diciamo che ho dato troppa enfasi a delle parole che qualunque madre direbbe per un figlio. Non volevo puntarle il dito. Ha la mia stima e il mio rispetto. Ma Kayne non si fà soffrire.Ecco.

Brent Ratliff. Abbiamo discusso prima via Cortex. Ho la sensazione che mi eviti, ho la sensazione che quei troppi ma e troppi se che ha infilato nei messaggi scambiati nei giorni scorsi fossero l'anteprima di qualcosa che non avrà mai inizio. Cosa poi? Cosa sarebbe dovuto iniziare. Niente. Io non lo voglio il Principe Azzurro. Sarò sbagliata, avrò qualcosa che non va, ma non voglio provare nuovamente amore. E poi? Perderlo? Come è successo con Julius. Lo sogno ancora la notte, a volte vorrei tirarlo fuori da quella tomba ed abbracciarlo forte. Come posso amare qualcun altro?
Volevo solamente un complice e speravo di averlo trovato in Brent. Sbagliato. Non sò il perchè, non sò come mai, ma sò che è così. Mi ha accennato che qualcosa è cambiato in lui, ma non sò cosa. E' diventato un principe azzurro anche lui? Lui che su quel divano mi disse, "posso darti solo questo". Adesso a tutto quello che è successo fino a questo momento che significato hanno quelle parole?  Non è che ha scambiato la mia preoccupazione per i suoi casini, per amore? E devo mantenermi calma. Rischio una serata anche con lui ed adesso non posso permettermi di tirarmi indietro a niente.
Quel ristorante deve partire e deve partire bene ed io nonostante la presenza di Charlotte devo avere in tasca un bel pò di soldi.
Soldi. Se penso ai soldi mi viene in mente Bill Blackbourne. E non deve venirmi in mente. Ogni volta che accade penso ad Hope, così riesco a scacciare tutto.
Tre serate. Hall Point, Shouye, Blue Sun. Tre buffet da preparare. Una statua da ingegnare. Nel mezzo aprire il mio... il nostro ristorante.
Fuck you prince charming! non ho tempo!
                                                                 
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giovedì 16 agosto 2012

Mai-Per Sempre

Non promettere "il mai" né "il per sempre", appartengono ad altri cieli ed altri mari, laddove regna la parola "eternità", l'uomo appartiene ad un tempo che si chiama vita... Ed è in questo tempo che si consumano tutte le promesse, anche quelle mancate. (Silvana Stremiz)

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 Oak Town, Greenfield.

-Mamma, chi è quello?-
-E' il tuo papà tesoro. Hai visto che gli altri bimbi hanno un papà ed una mamma. Quello è il tuo papà-
E' iniziato così il discorso con Hope su suo padre quando mi sono arrivate le foto.Quando ha visto quella con tutti i tatuaggi che erano sparsi per il corpo di Julius si è messa a ridere. -Buffi-
Lo dissi anche io quando li vidi per la prima volta. Naturalmente sono scaturiti tanti perchè, come mai, tante domande a cui ho cercato di rispondere. Le ho detto che tante altre risposte le avrà dai suoi nonni. Quei nonni che non aveva mai capito come mai dovesse chiamarli in quel modo come i miei genitori. Adesso lo ha capito.
La manderò da loro su Eleria per un pò. Non c'è nessuna donna meglio di una madre per raccontare di un figlio. Ed adesso tocca a sua nonna raccontarle di suo padre.
Avrò anche modo di essere più libera e tranquilla per portare avanti il tutto. Ho deciso. Ho deciso di aprire quel ristorante su Greenfield.
Non sò come farò su tanti lati, quante spiegazioni dovrò dare alle domande che arriveranno ma sò che il momento di aspettare è finito. Sò che adesso è giunto il momento di andare avanti.
Segreti. Inizio con dei segreti. Il dove e il come e sopratutto il perchè rimaranno dentro di me, come l'amore infinito che provo ancora per Julius.
Ogni donna ha i suoi segreti. E' giusto che anche io abbia i mia.
Questa sera ho l'incontro con la Dashi. Lavoro. Stanno arrivando tante richieste di lavoro. Il che non mi spiace. Ho bisogno di muovermi, ho bisogno di tenere la mente occupata. Non ho nessun problema particolare, le cose stanno scorrendo abbastanza bene. Ma devo muovermi.
Stò chiedendo preventivi a destra e a sinistra. Devo sentire anche il ranch. Voglio la merce di quel ranch sulle mie tavole.
Ho chiesto un preventivo anche a Charlotte Alcot. Naturalmente in veste di cliente. In veste di ... amica? posso ritenermi tale stiamo parlando molto con lei. Mi ricorda me alla sua età. Debole all'apparenza, ma con una forza incredibile dentro. Mi piace quella ragazza. Quando abbiamo parlato di lavoro ha tirato fuori un carisma infinito. Si è proposta come socia.
Le risponderò con una domanda. Dalla risposta di quella domanda sceglierò. Non mi dispiacerebbe iniziare qualcosa con lei.
E' uscito fuori il nome Brent Ratliff anche con lei. Ho appena finito di scambiare alcuni messaggi sul cortex con lui. 
Perchè? Perchè non c'è più calma intorno a noi! Sarebbe tutto più facile.
Devo addentrarmi di nuovo in quei posti. Aspetto alcune risposte e altri preventivi e poi lo farò.
Devo trovare una casa per Hope, devo vedere di iniziare la sua istruzione su Greenfield.
Devo, devo. Devo fare mille cose.
L'unica cosa che ho capito bene in questi giorni è che, il mai e il per sempre, non esistono. Sono solo lettere e parole enfatiche da usare in un romanzo.
Tutto può cambiare e tutto si può modificare.
Io sono cambiata. Non sò se questa Sabina mi piace. Solo il tempo mi potrà dire se le  scelte che ho fatto saranno giuste o sbagliate. 
Ho tolto dal mio vocabolario le parole mai e per sempre. Questo è stato giusto, comunque vada.

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lunedì 13 agosto 2012

Il romanzo dei tre regni

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Oak Town, Greenfield.

Nella Terra che fù, esisteva questo romanzo. Il romanzo dei tre regni. Si basa su fatti storici accaduti veramente riportati in parole romanzate. Pochi i tratti che sono stati salvati e giunti a noi. Fin da quando l'ho studiato all'Università mi è rimasta impressa la figura di Diao-Chan. Non ricordo e non mi è stato detto di preciso nella parte del romanzo a lei dedicata. Ricordo solamente che si è trovata in mezzo a due controversie molto importanti. Padre e figlio se non ricordo male.
Sono tornata su Greenfield. Ieri ho chiamato i nonni paterni di Hope. I genitori di Julius. E' da tanto che non vedono la bambina e mi hanno detto che manca loro. Ho fatto un discorso molto bello con la madre di Julius che ha abbattuto ogni briciolo di barriera che era rimasto.
"Ti amava e sarebbe impazzito alla vista di sua figlia. Ma hanno voluto portarcelo via senza che avesse questa gioia, Sabina. Ti amava e avrebbe voluto che la tua felicità venisse prima di tutto. Fai conoscere suo padre ad Hope, ti manderò delle foto ma non vivere e non crescerla nel ricordo di chi non vi è più. Sarebbe uno sbaglio per te e per lei. Sei troppo giovane per vivere di ricordi e basta."
Sono crollata a piangere. Le ho risposto la verità, non cerco amore. Non lo voglio nella mia vita in questo momento. Vero che non si può decidere sui sentimenti, ma decido io chi far entrare nella mia vita. Però ha ragione. Adesso che quel barlume di luce è tornato ad illuminare la mia strada vedo tutto più chiaro. Aspetterò le foto e parlerò di Julius alla piccola.
Dopo quella chiamata sono tornata su Greenfield. Ho contattato Kayne Tannher. Mi ha abbracciato forte quando abbiamo parlato e per la seconda volta in pochi giorni ho ricambiato quella stretta con altrettanta forza. Nessuna malizia, nessun doppio senso. Pura sincerità. Con le sue battute e il suo atteggiamento ha scorticato quella corazza che mi ero creata. Anche ieri sera abbiamo continuato a scherzare sulle patate. E' stato bellissimo. E' bellissimo fuori Kayne ed è bellissimo dentro. Spero sia l'inizio di una grande amicizia.
L'ho lasciato con il sorriso sulle labbra e sono andata all'Eagles Nest. Sono arrivata con tutte le buone intenzioni del momento. Due bottiglie di whisky da regalare a Bill Blackbourne. E le ho regalate con ringraziamento per le sue parole. Fino a quella scena che mi si è posta davanti. Lui, Rachel Adams e la cameriera del saloon. Isabel. Conosco solo il nome.
Hall Point. Ratliff. Brent Ratliff. Quel nome che continua ad uscire dalla bocca di Bill e di Rachel associandolo a morte.
Bill mi ha intimato di tenere la bocca chiusa su tutto quello che ho visto e che ho sentito. Come faccio? Come posso fare con in mezzo Brent! Ecco in questo momento mi sento tanto Diao-Chan. In mezzo ad un conflitto.
Il cuore, e non per amore ma per rispetto, mi dice di stare dalla parte di Brent e di avvertirlo. Anche se di avvertire c'è ben poco. Brent sà che è in pericolo e ho la mesta sensazione che si sia già mosso qualcosa.
Dall'altra Bill mi ha fatto una proposta che mi ha fatto passare la notte in bianco. Aprire un ristorante nel Border. Aprire un ristorante su Greenfield.
Stò vagliando tutti i pro e i contro. In ambito finanziario e di marketing, oltre ad infilarvi nel mezzo la mia vita e quella di Hope.
Portare la tecnologia e l'eleganza su Greenfield senza cambiarne i modi. Sarebbe bellissimo. Sarebbe portare nei fatti i miei pensieri. Riunire se non tre, due mondi. Il romanzo dei tre regni. Core, Border, Rim. Vorrei sapere come va a finire il romanzo e che fine ha fatto Diao-Chan.
Devo muovermi, non ho molto tempo per decidere.

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domenica 12 agosto 2012

Reborn?

House bye the Railroad - Edward Hopper


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Capital City, Horyzon

I giorni a Black Oak Ranch non sono stati proprio come lo desideravo. E non per alcune mancanze di loro, anzi. Roonamei Wilson è stata una degna padrona di casa. Ma purtroppo non tutto va sempre come si vuole. Vi sono quasi scappata dopo l'incontro avuto con il Capitano Arkan Mc Corvin. Le sue parole, la rabbia che mi ha lasciato addosso non mi hanno permesso di rimanere ospite in quel posto. Ci siamo incontrati al Mercato e il nostro discorrere è iniziato tranquillamente. Quando gli ho detto dove ero ha fatto delle insinuazioni su quel posto. Insinuazioni che sono giustissime da una parte. Sappiamo tutti delle storie indipendentiste accadute in quel ranch e di tanti altri. Però ho fatto presente lui che oltre ad esservi una calma piatta, vi ho anche visto i suoi commilitoni. Non volevo riportargli cosa facessero i suoi nei momenti liberi, il mio voleva essere solo un discorso per fargli capire che forse se guarda le cose in maniera completamente diversa, senza abbassare la guarda, può ricavare qualcosa a frequentare quel posto. Insomma, se vai in un posto con il fucile spianato ottieni alcune cose, se ci vai sapente e senza dimenticare che posto sia, ma con una filosofia diversa ottieni cose diverse e forse migliori. Questo volevo fargli capire. Ho accantonato il discorso quando ho visto che era un muro insuperabile, proponendogli una possibile cena o pranzo. E cosa mi sento rispondere? Che lo invitavo con doppio fine. Che aveva remore nei miei confronti perchè frequento Black Oak Ranch e Hall Point. A me! A me lo ha detto! La mia fedina penale è pulitissima, non ho mai avuto problemi di legge e lui mi risponde in quel modo! Io che ho rivoluzionato tutta la mia vita per colpa di quella divisa! Per colpa di persone come lui che invece della diplomazia preferiscono prendere i fucili in mano! Gliel'ho fatto presente, ho risposto lui che un offesa così non la permettevo. E cosa mi risponde, che accettava l'invito a cena ma il posto lo sceglieva lui. Lo avrei ucciso seduta stante. Ha fatto insinuazioni o lo chiedeva veramente, non saprei, sul perchè non ho scelto un posto dove lavorare. Me ne sono andata. Ho ripreso la mia strada e sono tornata al Ranch.
Ha avuto ragione solo su una cosa. E' arrivato il momento di darsi da fare. E' arrivato il momento di chiudere tante bocche e di iniziare a fare fatti. Prima di venire via ho proposto la mia collaborazione a Miss Wilson per la festa della vendemmia che hanno in programma. Però mi sembra un muro invalicabile anche quello. Ed allora? Allora si prende un cortex in mano.
Ho chiamato mio padre durante la traversata verso Hall Point.
"Papà, voglio aprire un ristorante e nonostante stia girando il Verse in lungo ed in largo non riesco a trovare una fonte di guadagno."
" Ti mando un bonifico domani in giornata".
Mi ha mandato 1500$ che non sono tantissimi, ma posso iniziare a muovermi e cercare un buco in cui aprire questo cavolo di ristorante.
Sono arrivata ad Hall Point in piena forma. Almeno fuori. Sono riuscita a riposare un paio d'ore durante la traversata e per il mio corpo è stato un giovamento. Ma dentro ho una tempesta di emozioni. E ritrovarmi davanti Brent Ratliff, il suo fascino e il suo carisma non hanno fatto altro che aumentare questa tempesta. Già dalla sera della cena qui a Capital City c'erano state vibrazioni particolari tra di noi e ieri vagavano come mine.
Forse sono troppo consapevole di quel pezzo che manca alla mia vita che ogni barriera che avevo innalzato fino a questo momento si stà sgretolando come neve al sole.
Sono donna, mi hanno insegnato ad essere donna. Sono donna, mi hanno insegnato ad amare il mio corpo e a prendermi cura di lui. E non posso fare finta di essere sempre un robot senza sentimenti e desideri. I sentimenti non ci sono, ma i desideri si. Desideravo la sua bocca ieri, desideravo il calore di quel corpo. Ho desiderato i sospiri, i fremiti che sono avvenuti. Un bacio. Un semplice bacio. Passione pura. Nessun sentimento particolare, niente amore o frasi sdolcinate. Passione pura. Ciò che non provavo da anni ed anni. Se mi avesse cacciato dal suo ufficio quando non sono riuscita ad andare avanti lo avrei capito. Non ce l'ho fatta ad andare oltre ad un bacio. La mia mente mi ha fermato. Perchè il mio corpo lo desiderava. Eccome se lo desiderava! E lo desidero ancora. Desidero riscoprire tante cose che pensavo dimenticate invece ci sono.
Hope. Hope mi perdonerà mai se cedo? Quegli occhi azzurri che sono rinati quando si è trovata davanti le mucche, mi perdoranno se torno ad essere donna?
Devo lavorare. Devo lavorare. Devo mettere la mia mente concentrata in qualcosa che non siano i rapporti con gli altri.
Sono grata di aver incontrato Charlotte Alcot e Cormac Sweelinck ieri sera. La nuotata piena d'allegria in piscina con loro è stata un toccasana unico. Ne avevo bisogno.

"Meglio sa la donna nascondere l'ardore. Se per primi non chiedessimo più pietà di baci,  la donna, vinta, chiederebbe lei." ( Publio Ovidio. Ars Amatoria)

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giovedì 9 agosto 2012

Again

"At every time I've always known
That you where there, upon your throne
A lonely queen without her king"

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 Black Oak Ranch, Greenfield

Ho passato la notte ad intagliare patate. Man mano che le ore trascorrevano ho fatto un pò di conti. Hope ha quasi tre anni. Trentatrè mesi per l'esattezza. Se a questi mesi ci aggiungo i nove della gravidanza, sono quasi quarantadue mesi. Giorno più o giorno meno. Quarantadue mesi che non ho più abbracciato, sfiorato,baciato e quant'altro con un uomo. Da quella notte con Julius. Dà allora è come se fossi tornata ai tempi preadolescenziali, quando nella mia vita vi era tutto tranne che la passione.
Kayne Tannher. E' la causa di questi conti. Bello come un aidone della Terra-che-fu e sprizza da ogni poro della pelle un fascino irresistibile. Non è solo questo. Ha la battuta pronta in ogni momento e giocare con il fuoco è nel suo stile. Credo sia consapevole del carisma che possiede e dell'effetto che riesce a fare sulle donne, tanto da potervi tranquillamente giocare e giostrare il tutto con maestria. Per quel poco che l'ho conosciuto. Non ho avuto ancora tempo di approfondire la conoscenza.
La carne è debole. Mi hanno detto sempre questo. Le mie amiche di New London mi hanno detto che un giorno, quando non me lo sarei mai aspettato qualcuno sarebbe arrivato a far vacillare le imposizioni che mi sono data. Quel qualcuno è arrivato. Non è successo niente tra di noi e non credo potrà mai accadere qualcosa, che sia fisico o mentale. Però è arrivato. Riesce a far vacillare ogni corazza che mi metto addosso. Quel richiamo del piacere, della trasgressione, degli ansimi che fanno parte di un passato sepolto. Il giorno che ci siamo conosciuti gliel'ho detto scherzando che in certi ambiti non mi ricordo più nè da dove si inizia, nè dove si finisce. Mi ha risposto che è come andare a cavallo. Non si può dimenticare. Io l'ho dimenticato. O meglio. Il tutto resto del Verse deve sapere che io l'ho dimenticato.
Amo ancora Julius, vorrei averlo ogni giorno accanto a me e crescere insieme Hope. Cedere a quelle tentazioni sarebbe infangare la sua memoria. Ed io non voglio. Devo aspettare ancora che la piccola sia cresciuta e poterle parlare di suo padre.
Si stà divertendo tantissimo da quando abbiamo messo piede al ranch ieri pomeriggio. E fortunatamente è ancora troppo innocente per rendersi conto della bufera che vi era intorno lei quando è arrivata. Non avevo mai visto Miss Roonamei Wilson adirata come ieri. E credo che le mie parole invece di aiutarla le abbiano aumentato il nervoso. Mi dispiace. Non era mia intenzione. Più guardo quella ragazza e più di domando come faccia a portare tutto avanti, a tenere testa a tutti gli uomini e donne del ranch.Ma vi riesce.
Bill Blackbourne. Anche questo nome continua a frullarmi nella testa. Non mi sopporta o non sopporta nessuno, però è stato l'unico dalla cui bocca a modo suo sono uscite parole incoraggianti. Ho avuto la sensazione che mi stesse sponando a creare qualcosa di mio. Non ne sò il motivo. O forse è venuto fuori in un lasso di battute, in quell'unica parola detta a caso. Prestito.
Non ho avuto modo di tastare bene il terreno, eravamo contornati da due mondi diversi in quel frangente. Lucky Mudlark. Lo schiavo di Clackline che è stato riscattato. Uso la parola riscattato, perchè è l'unica parola che posso associare a Lars Wolfwood. La posizione del Laoshi, non mi permette di pensare che abbia veramente comprato uno schiavo.
Ming Li. Dashi della Shouye. Si era persa ed è capitata all'Eagle Nest insieme a noi. Vedere due mondi così diversi e così simili alla stessa maniera mi ha sconvolto. Tanto quanto è rimasta sconvolta lei quando ha sentito parlare della schiavitù. Ha avuto la mia stessa reazione, quel mondo ovattato in cui cresciamo non ci permette di vedere ciò che realmente accade. La cosa mi ha rincuorato da una parte e dall'altra mi ha fatto comprendere ancora più cose.
Devo vedere Brent. Devo tornare su Hall Point. Devo mandare un messaggio a Lars Wolfwood. Devo cercare di incontrare Roonamei Wilson ed entrare nel discorso della festa del vino che ho sentito,  e tra le tante cose da fare devo vedere di decidere veramente come andare avanti. Sfrutterò questi giorni al ranch per pensare ancora. Again. E poi devo decidere.
Tra le tante questioni, vi sono ancora notizie che giungono dall'Alleanza. Altre perdite. Altri morti.
Ho mandato le mie condolianze al Capitano Mc Corvin. Again.

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lunedì 6 agosto 2012

La morte

I Pastori dell'Arcadia, Nicolas Poussin.




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Oak Town, Greenfield

Nella storia della Letteratura e dell'Arte le due maggiori rappresentazioni sono contrapposte tra di loro. Amore e Morte. Sono questi due fattori, contrapposti l'uno all'altro quelli più rappresentati a parole o in pitture. Contrapposti. Se l'amore è sinonimo di vita e rappresentato o decantato con le parole più belle, la morte rappresenta completamente l'opposto. Arido, senza vita, senza futuro. Chi mi ha insegnato a studiare l'arte, mi ha insegnato anche a guardare dove gli altri non guardano mai. In una rappresentazione vi possono essere racchiusi i segreti più nascosti e le più bizzarre filosofie. Nella Terra-che-fù per rappresentare la morte spesso si rappresentava una figura ammantata di nero con una falce in mano. E' bellissimo come alcuni pittori di allora sono riusciti ad inserire questa figura senza darla a vedere veramente. Anche nella rappresentazione sovrastante vi è questa figura. Nascosta, celata, dove solo gli occhi più esperti possono cadere. Perchè? Perchè se rappresentare una tomba non può creare problemi parlare direttamente della morte è un tabù?
Perchè la morte ti conduce a due strade. Ci sono vari tipi di tipologia nella definizione della morte. Vi è chi la teme. Chi sà di avere una sola possibilità nella vita e una vita sola. Poi vi sono quelli che con la morte vi scherzano. Ci giocano. Follia pura. Però li capisco in parte. Se non avessi Hope giocherei anche io con la morte. Sfiderei quella falce che tenta di mettere fine a tutto. Però c'è Hope e non posso permettermelo.
Avevo detto che sarei rimasta lontana dall' Eagles Nest, invece prima di partire per una piccola vacanza su New London vi sono ritornata. Ho incontrato per ben due volte Bill Blackbourne. Non capisco quell'uomo. Gli ho fatto presente che il suo nome è legato ad uno dei personaggi più famosi o amati di Greenfield, ma ho la sensazione che voglia vivere nell'ombra. I suoi interessi e basta. Il resto non ha importanza. Abbiamo parlato di Clackline. Mi ha detto di lasciar perdere. Di dedicarmi solamente al mio ruolo di cuoca. Mai. Forse ho dato troppa importanza a questa storia, ma non voglio tornare indietro. Mi è risultata strana solamente una cosa. Dalle parole di Blackbourne ho avuto un quadro completamente diverso da quello che ho visto nelle foto di Roonamei Wilson. I racconti possono essere modificati, ampliati, ma le immagini no. Quelle foto mi sembravano realistiche. Chi ha ragione?
Morte. Mi ha menzionato la morte anche Rachel Adams. L'ho incontrata ieri alla chiesa di Saint Quentin, viva. Le ho fatto presente che dalle ultime informazioni avute su di lei, circolava la voce che fosse morta. Vi ha scherzato sopra. Mi ha parlato del Diavolo, che la teme e l'ha rispedita da noi. Ha un orbita oculare prima di occhio. Non riesco a capirla. Ci provo e ci ho provato, ma non riesco a capirla. E' una bella ragazza, con tanta rabbia dentro. Una rabbia o follia come l'ha definita lei che la conduce solamente a farsi del male. Otto colpi di Shotgun. Ne ha parlato come se stesse parlando del più e del meno. Nessuna paura, nessun rimorso, nessun rimpianto. Ha sfiorato la morte è tornata dalla morte e si prende gioco di tutti.
Mi ha fatto un paio di nome. Jack Rooster e un certo Red. La prima, o almeno una possibile omonima è un nome che si associa all'Alleanza. E non in bene. Il secondo non l'ho mai sentito. L'ho provocata, dicendole di portare i miei saluti a Bill. Mi ha risposto che la vuole morta anche lui. Dov'è la verità in tutta questa storia. Non mi ha confermato niente, però per ben due volte le ho esposto la sua implicazione nel caso degli scorpioni e non ha mai smentito. Come può arrivare una donna a tentare di distruggere un pianeta intero! Beh io vorrei farlo su Clackline. In bene però. Quale rabbia o torto può portare ad avere tanti nemici come ha quella donna. L'unica cosa di cui sono sicura è che parla troppo. Se mai dovessi rincontrarla devo fare attenzione a quello che esce dalla mia bocca e ascoltarla e basta.

- Fine Registrazione Vocale-