sabato 8 settembre 2012

Quelle come me

Nel silenzio della notte,
solo buio
dentro e fuori.
E poi silenzio,
come un mare
di solitudine.
Dove ho lasciato
quella donna che credeva
e null'altro
chiedeva alla vita
se non l'amore.
Dove ho lasciato
quella donna sincera
che donava a piene mani
il cuore
stracolmo di gioia...
la gioia di esserti accanto.
Dove l'ho lasciata...
...
E' qui
nel silenzio della notte,
a cercar di ricordare
il sapore di un bacio
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Oak Town, Greenfield.

E' morta. E' morta quella donna che credeva nell'amore, che credeva nelle persone sincere, che credeva nel bene. E piano piano come se un deserto arido e secco si stesse facendo strada senza chiedere permesso, stà morendo anche tutto il resto.
La prima festa alla Shouye è stata quasi un successo. Un quasi è d'obbligo. La Blue Sun ha fatto bella figura. Tutto quello richiesto è stato dato.
Quanta falsità ho visto durante quella festa. Anche i miei sorrisi erano falsi. Tanti parlano di destino. Ognuno di noi ha un destino segnato. Ho tentato di scappare dalle serate di quel genere, dal dover distribuire sorrisi falsi e pure torno sempre e solo a quelle serate.
Non c'era un unica persona presente che abbia scambiato con me un sorriso sincero. Non ho intenzione di fare la lista delle persone presenti che ho incrociato. Non avrebbe senso. Sono tute una ugale ad un altro. Tutte persone che hanno mostrato sorrisi falsi verso la mia persona e verso i quali ho ricambiato sorrisi falsi.
Continuo a pensare che le persone che definiscono sbagliate, siano l'uniche persone sulle quali possa contare.
No. Non contare. Non credere. Le uniche persone che posso USARE.
Già usare. Usare le persone. Quel difetto che avevo da ragazzina viziata quando ho conosciuto il padre di Hope. Usare le persone. Io ti dò questo e tu mi dai questo in cambio. Io vengo da te solamente perchè tu puoi darmi questo.
Sono sola. Non devo rendere conto a nessuno di quello che faccio.
Ho sbagliato anche socia. Più vado avanti e più me ne rendo conto. Sono settimane che aspetto l'inizio dei lavori in quel cavolo di locale e tra una cosa e tra tornadi vari, quel locale è ancora vuoto.
Soldi. Soldi. Sono le uniche cose di cui ho bisogno. Soldi per pagare, soldi per mandare a fanculo quando voglio mandare a fanculo. Soldi per comprare.
Quel cavolo di locale deve partire. Sono stanca di dover chiedere. Sono stanca di dover stare senza mia figlia per chi pensa solamente ai fatti propri.
Sono stanca di dover essere sincera mentre gli altri distrubuiscono solo falsità.

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domenica 2 settembre 2012

The Storm

There came a wind like a bugle;
it quivered through the grass,
and a green chill upon the heat
so ominous did pass
we barred the windows and the doors
as from an emerald ghost;
the doom's electric moccasin
that very instant passed.
On a strange mob of panting trees
and fences fled away
and rivers where the houses ran
the living looked that day.
The bell within the steeple wild
the flying tidings whirled.
How much can come
and much can go,
and yet abide the world!
E. D.
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Oak Town, Greenfield. 

 Piove oramai da giorni ed io non ne posso veramente più.
Questa tempesta, questa minaccia di tornado ha scombussolato tutto. Ho un locale affittato da una settimana, perso nel niente. Perchè purtroppo in questa settimana non ho potuto fare niente se non ordinare il necessario che è fermo. Nessuno se la sente di venire qui ad Oak Town con questa minaccia. Ed io ho pagato per niente. Anche Charlotte non se la sente e non posso darle tutti i torti.
Non sò cosa sia successo al nostro rapporto, lo sento come raffreddato o forse la distanza da Horyzon a Greenfield non è solo materiale, ma sopratutto affettiva. In parte credo che sia colpa mia, ma sinceramente continuare a sentire parlare di ragazzi, di baci, di persone che tornano nella vita da un momento all'altro e vogliono portarti a letto.... non è questo il momento.
Posso ridere e scherzare con lei, come ho sempre fatto, ma vi è un momento per tutto. Adesso è il momento di fare le cose serie.
Ne ho avute tante di batoste in questo periodo e perdermi dietro a problemi futili non vi riesco. Voglio perdermi dietro a problemi che possano cambiare la mia vita. Non ce l'ho con Charlotte per questo. E' la sua età questa, quell'età in cui si parla di amore infiniti. Ma che non saranno mai infiniti. I sentimenti sono infiniti, il bene che si può volere ad una persona è infinito. Ma non l'amore. L'amore cambia. L'amore finisce. Solo che le ci vorranno ancora tanti anni per capirlo.
Lucky. Se non avessi avuto Lucky in questi giorni non sò cosa avrei fatto. Due persone cresciute in ambienti completamente diversi che sono finiti a ripararsi sotto lo stesso tetto. Mi ha dato una mano a mettere delle assi davanti alle finestre del locale.
Pensando a quanti mi hanno detto, non ti lascerò nei casini, per te ci sarò sempre e poi ritrovarmi a dovermi appoggiare ad un emerito sconosciuto .... Il prossimo che mi dice quelle parole, lo spedisco direttamente sotto terra ancora vivo.
Come Kayne. Non l'ho spedito direttamente sotto terra ancora vivo, ma ho completamente tagliato i ponti con lui. Con questo tempo andare al Ranch è impossibile e se anche fosse possibile eviterei di andarci. Sono tornata sui miei passi quel pomeriggio, mi ha cercato con un messaggio. Ho tentato di fargli sentire la mia presenza, l'ho cercato dopo quel messaggio e si è fatto negare. Ho lasciato passare dei giorni e sono tornata a cercarlo. Si è fatto negare anche in quel caso. Allora basta. Non vi sono le basi per avere un amicizia e sopratutto per portare avanti quest'amicizia. Siamo su due sponde completamente diverse.
Lui ha trovato la pappa già pronta, con tanto di ciotola di latte dove inzuppare il biscotto. Io fatico ad andare avanti. Non sò più veramente cosa significhi fare un pasto completo. Ho freddo e sono diventati rari i momenti in cui mi diverto veramente.
Hope è ad Eleria con i suoi nonni già da una settimana ed io stò morendo piano piano senza poterla abbracciare. Se non finisce questa tempesta però, è rischioso portarla qui e preferisco che rimanga lì con loro piuttosto che tenerla con la balia ad Horyzon.
I miei genitori si sono accorti che sono sempre su Greenfield, ma non hanno fatto domande. Ed è un bene. Combattere anche loro non è proprio il momento.
Devo ancora abituarmi bene alla maschera che ho indossato nuovamente. Quella che non ha bisogno di niente e di nessuno se non del proprio lavoro. Avevo chiuso già da prima con i rapporti interpersonali e sono tornata a farlo. Non voglio più nessuno nella mia vita.
Sono piena di cose da fare. Il lavoro fiocca da ogni angolo e farmi abbattere per dei sentimenti che non sono veritieri e che sanno di bugia fin dal primo momento, non me lo posso permettere.
Sono sola in mezzo a questa tempesta e sarò sola dopo la tempesta. La verità è questa. E sopratutto stò bene anche da sola. I miei lavori piacciono, le miei idee per le serate conquistano i committenti.
Vero, non abito quasi più al 30° piano in un grattacielo di Horyzon, quindi non abito quasi più nel Corer. Sono in una topaia del saloon di Oak Town in attesa che almeno la tempesta climatica passi. Ma sono Sabina. E Sabina non si ferma più davanti a niente ed a nessuno.
Sabina vuole una base monetaria, Sabina vuole che questo sia uno dei suoi primi ristoranti e dovessi metterci tutta la vita o fare patti con le persone più disparate, lo farò.
Il resto che accadrà intorno se mi piacerà lo terrò per me, se non mi piacerà lo allontanerò.

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mercoledì 29 agosto 2012

Non combattere

Il modo migliore è di non combattere, lascia perdere. Non cercare sempre di aggiustare le cose. Sarà giusto questo, sarà giusto quello.. Inutili le paranoie..Quello da cui scappi non fa che rimanere con te più a lungo. Quando combatti qualcosa, non fai che renderla più forte.. Lascia che faccia il suo corso e se non è giusta per te.. la lascerai lungo la tua strada e quando un domani ti fermerai a riflettere..non ricorderai neanche come hai fatto a lasciarla andare via.
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Oak Town

Non ho più voglia di combattere.
Tutto quello per cui ho combattuto fino a questo momento mi si è rivoltato contro. Sicuramente ho combattuto e scelto di combattere con le persone sbagliate.
Non sò chi sia giusto tenermi accanto e chi sia giusto allontanare.
A questo punto non sò più nemmeno se vale la pena continuare a combattere per qualcosa che sembra sempre più irraggiungibile che fattibile.
Forse dovrei prendere Hope e tornare a New London.
Quando mi hanno rubato il cortex ho chiamato i miei genitori. Ci sarebbe un professore dell'Arte che cerca un assistente per la sua cattedra.....

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martedì 21 agosto 2012

Cyrano de Bergerac

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Oak Town, Greenfield.

Bellissima la storia di Cyrano de Bergerac. Una storia triste. Una storia fatta di un uomo, che l'unico momento in cui riesce ad essere qualcuno è quando ha la spada in mano. Un uomo innamorato. Innamorato della donna sbagliata. Una donna, Rossana, all'oscuro dell'amore che questo uomo dal naso lungo prova per lei, tanto da chiedergli di prendersi cura di colui che le ha rubato il cuore.
E questo amore da parte di Cyrano è tanto grande da prendersi cura di questo incomodo. Le migliori parole d'amore escono dalla sua bocca, ma vengono spacciate per parlare dell'innamorato.
Solo al momento della morte di Cyrano, Rossana, capisce chi era il proprietario delle parole d'amore che le dedicava l'altro. Una bellissima storia dove amore ed amicizia si intrecciano tra tantissime vicissitudini.
Non sò perchè in tutto che stà succedendo a me riesco anche a pensare a questa storia.

Ho deciso. Ho deciso da quale parte stare.
Dalla mia parte. Padrona della mia vita, padrona delle mie scelte, senza permettere a niente e a nessuno di mettere bocca in quello che faccio. Padrona del mio ristorante, anche se dovesse restare aperto un solo mese.
Non voglio aiuti esterni, non voglio soldi da nessuno.
Ciò che mi è stato chiesto in cambio è troppo grosso. Hope. Cosa succederebbe ad Hope se mi dovesse accadere qualcosa? Ci sarebbero i miei genitori. Ma non voglio che viva quella vita. Preferisco farla crescere nella povertà ma con la madre accanto che con una madre in casini troppo più grandi di lei.

Charlotte Alcot. Non sò che cosa farei se non ci fosse lei. Le parole che le dissi le prime volte che ci siamo parlate sono state veriterie. Non importa l'età, importa ciò che uno ha dentro. E lei dentro ha tanto. Non le ho raccontato niente di quello che è successo nelle retrovie di Greenfield, ma le ho parlato chiaro. Da sola finanziariamente non ce la faccio. Abbiamo deciso di accollarci un mese per uno, tra l'affitto del locale ed i rifornimenti. Lei curerà anche la parte tecnica. Ed io mi stò accollando lavori su lavori per guadagnare di più in modo da fare un piccolo gruzzoletto.
Le migliori risate di questi giorni arrivano grazie a lei. Non le sarò mai grata abbastanza per quello che stà facendo. Confidarsi con lei viene facile, così come ascoltare le sue confidenze.

Ho tanti pensieri nella testa. Non riesco più nemmeno a trovare sollievo nella meditazione. Ho pianto tante volte e sono stanca da morire in questi giorni. Kayne Tannher e la sua allergia a rispondere ai messaggi sul Cortex! Vorrei sapere da dove arriva quell'uomo e come ha fatto a vivere e mettersi in contatto con le persone con questa sua allergia.
Devo vederlo e devo riuscire a farlo senza miss Wilson nel mezzo. Pensavo si fosse arrabbiato per quello che è accaduto tra me e lei ed infatti lo cercavo proprio per quello. Ho passato giorni  d'inferno per il suo silenzio e lui appena mi vede cosa mi dice? "Dolcezza, che fai non mi sorridi?"
Da una parte avrei voluto strozzarlo, dall'altra mi sono trattenuta nel gettargli le braccia al collo solamente perchè rispetto il sentimento che prova per quella donna.
Ieri sera mentre rientravo dall'incontro di lavoro con miss Wilson però ho ripensato una cosa. Quando mi disse della loro storia, mi promise che per me ed Hope ci sarebbe sempre stato. Ci avrebbe sempre protetto. Se dovessi mandargli un messaggio che siamo in pericolo, come farebbe a leggerlo?
Non voglio dire che siano vane e false promesse, perchè sò che quando Kayne parla è sincero, qualsiasi cosa dica.

E tra mille e tanti altri casini, chi si infila anche? Brent Ratliff.
Ci siamo incontrati ad Hall Point. Sembrava una cortina di ghiaccio. Un ghiaccio voluto e ricercato da me. Professionalità pura, accondiscendente solamente per educazione. Fino a quando non abbiamo parlato di noi. Sembra essersi... innamorato o avere una storia con una donna di cui non mi ha fatto nome. Ringrazio l'educazione che mi hanno dato. Una donna elegante non deve mai piangere davanti agli altri. Avrei pianto. La sincerità da parte di entrambi e stata disarmante. Lo sò. L'ho sentito dai toni che usava con me. Ho pianto e poi ho fatto ciò che mi sentivo di fare. Gli ho mandato una mail. Gli ho detto tutto. Gli ho parlato di quel desiderio di complicità che non era ricerca di amore.Gli ho promesso che per il bene e per il rispetto che provo per lui non sarei mai più rientrata nel discorso e avrei portato rispetto al sentimento che prova per l'altra donna.

...A volte ti trovi a doverti adattare alle situazioni che la vita ti presenta.
Io non pretendo sia una iustificazione il fatto che io ti avessi avvisata che non potevo darti nulla più di quanto ti stessi dando in quel preciso istante. Paradossalmente, proprio il fatto che io ti abbia avvisata di poterti dare solo quello, per poi scoprire che non ti avrei più potuto concedere neanche quello è stato quasi peggio.....
 Sono parte delle parole con cui mi ha risposto. Alla fine mi ha chiesto di incontrarci. Dobbiamo parlare di lavoro. C'è una serata in ballo, la proposta che mi ha fatto nel gestire un ristorante di una delle sue navi e ...e quel discorso. Io sò che Brent vuole incontrarmi per quel discorso.

Come per lui, nel giro di pochi giorni sono cambiate tante cose, le situazioni sono una ruota che gira per tanti altri. Un giorno mi dissero che tutti devono scegliere da che parte stare. Io ho scelto. E non mi guardo alle spalle e non cambio idea.
Ryotei.

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sabato 18 agosto 2012

Prince Charming

"Nella vita prima di trovare il principe azzurro bisogna baciare un sacco di rospi"
                                                 (Aforisma ironico-Groucho Marx)

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Oak Town, Greenfield.

Ieri sera nella piazza del mercato di Oak Town ho incontrato Lars Wolfwood. Tralasciando i discorsi di lavoro e privati che vi sono stati è tutto il giorno che mi passa per la mente una parola. Principessa.
Nelle favole che sono arrivate a noi delle principesse, ognuna di loro aspettava il Principe Azzurro. Ho provato a fare delle ricerche su questa figura fantomatica. Non ho trovato niente. Si narra che egli fosse un uomo alto, di bell'aspetto, biondo e con gli occhi azzurri. Però non vi è poesia, un quadro o quanto altro a lui dedicato. Non vi è una spiegazione sul suo carattere. Aveva un cavallo bianco ed una spada con la cui salvare le principesse. Basta.
Allora perchè questo nome, questa citazione è stata tramandata e quando si parla di una donna innamorata si associa all'uomo le parole Principe Azzurro? 
Associare una figura che non ha volto, non ha spiegazione a qualcosa di grande come l'Amore. Ogni donna cerca il proprio uomo. Anche io se non mi avessero portato via Julius avrei il mio uomo ideale accanto. Il mio Principe Azzurro. Che è arrivato su un cavallo bianco, alias un Avenger, e mi ha salvato da una vita sbagliata.
Cosa accade dopo il, vissero felici e contenti, tra il principe azzurro e la sua principessa.
Charlye, Charlotte Alcot, vuole il suo principe azzurro. Vuole un uomo accanto. Cucciola. Con lei è nata una grande amicizia. Siamo soce. Il ristorante sarà di entrambe. Ho fatto la mia scelta, senza domandarle niente. Ha la testa sulle spalle e ha la mia fiducia.
E' grazie a lei se sono piena di lavoro. Ha fatto il mio nome alla Shouye per una serata che hanno in mente e da quella sono scaturite anche le altre.
Le devo la mia stanchezza nel dover preparare tanti buffet dall'inizio alla fine, ma le voglio bene. Mille paure e mille domande che avranno risposte e spariranno solo con il tempo. Forse dovrebbe imparare a farsene di meno.
La devo portare qui a Greenfield e un pò mi spaventa la cosa.

Kayne Tannher. Kayne sembra essere stato il principe azzurro che ha trovato la sua principessa. Lui su un cavallo bianco ci va veramente, e non è biondo ma è bello. Ha una relazione con Roonamei Wilson, la proprietaria del Black Oak Ranch. Sono felice per lui, oggi quando abbiamo pranzato insieme tutti e tre, l'ho visto veramente felice e veramente innamorato. Tra di noi è nata una sorta di amicizia con la A maiuscola. Dentro di me ho la sensazione che i nostri corpi siano delle calamite. Se potessero si cercherebbero, ma nel mezzo oltre all'amore che prova per miss Wilson vi è anche la voglia di non distruggere questo sentimento. Oggi me lo ha detto chiaramente. Spero non si sia arrabbiato quanto io ho fatto arrabbiare la sua donna. Sono stata sincera. Non volevo minacciarla o infilarmi nel loro rapporto. Ma se fà versare anche una sola lacrima a Kayne mi avrà come nemica. Diciamo che ho dato troppa enfasi a delle parole che qualunque madre direbbe per un figlio. Non volevo puntarle il dito. Ha la mia stima e il mio rispetto. Ma Kayne non si fà soffrire.Ecco.

Brent Ratliff. Abbiamo discusso prima via Cortex. Ho la sensazione che mi eviti, ho la sensazione che quei troppi ma e troppi se che ha infilato nei messaggi scambiati nei giorni scorsi fossero l'anteprima di qualcosa che non avrà mai inizio. Cosa poi? Cosa sarebbe dovuto iniziare. Niente. Io non lo voglio il Principe Azzurro. Sarò sbagliata, avrò qualcosa che non va, ma non voglio provare nuovamente amore. E poi? Perderlo? Come è successo con Julius. Lo sogno ancora la notte, a volte vorrei tirarlo fuori da quella tomba ed abbracciarlo forte. Come posso amare qualcun altro?
Volevo solamente un complice e speravo di averlo trovato in Brent. Sbagliato. Non sò il perchè, non sò come mai, ma sò che è così. Mi ha accennato che qualcosa è cambiato in lui, ma non sò cosa. E' diventato un principe azzurro anche lui? Lui che su quel divano mi disse, "posso darti solo questo". Adesso a tutto quello che è successo fino a questo momento che significato hanno quelle parole?  Non è che ha scambiato la mia preoccupazione per i suoi casini, per amore? E devo mantenermi calma. Rischio una serata anche con lui ed adesso non posso permettermi di tirarmi indietro a niente.
Quel ristorante deve partire e deve partire bene ed io nonostante la presenza di Charlotte devo avere in tasca un bel pò di soldi.
Soldi. Se penso ai soldi mi viene in mente Bill Blackbourne. E non deve venirmi in mente. Ogni volta che accade penso ad Hope, così riesco a scacciare tutto.
Tre serate. Hall Point, Shouye, Blue Sun. Tre buffet da preparare. Una statua da ingegnare. Nel mezzo aprire il mio... il nostro ristorante.
Fuck you prince charming! non ho tempo!
                                                                 
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giovedì 16 agosto 2012

Mai-Per Sempre

Non promettere "il mai" né "il per sempre", appartengono ad altri cieli ed altri mari, laddove regna la parola "eternità", l'uomo appartiene ad un tempo che si chiama vita... Ed è in questo tempo che si consumano tutte le promesse, anche quelle mancate. (Silvana Stremiz)

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 Oak Town, Greenfield.

-Mamma, chi è quello?-
-E' il tuo papà tesoro. Hai visto che gli altri bimbi hanno un papà ed una mamma. Quello è il tuo papà-
E' iniziato così il discorso con Hope su suo padre quando mi sono arrivate le foto.Quando ha visto quella con tutti i tatuaggi che erano sparsi per il corpo di Julius si è messa a ridere. -Buffi-
Lo dissi anche io quando li vidi per la prima volta. Naturalmente sono scaturiti tanti perchè, come mai, tante domande a cui ho cercato di rispondere. Le ho detto che tante altre risposte le avrà dai suoi nonni. Quei nonni che non aveva mai capito come mai dovesse chiamarli in quel modo come i miei genitori. Adesso lo ha capito.
La manderò da loro su Eleria per un pò. Non c'è nessuna donna meglio di una madre per raccontare di un figlio. Ed adesso tocca a sua nonna raccontarle di suo padre.
Avrò anche modo di essere più libera e tranquilla per portare avanti il tutto. Ho deciso. Ho deciso di aprire quel ristorante su Greenfield.
Non sò come farò su tanti lati, quante spiegazioni dovrò dare alle domande che arriveranno ma sò che il momento di aspettare è finito. Sò che adesso è giunto il momento di andare avanti.
Segreti. Inizio con dei segreti. Il dove e il come e sopratutto il perchè rimaranno dentro di me, come l'amore infinito che provo ancora per Julius.
Ogni donna ha i suoi segreti. E' giusto che anche io abbia i mia.
Questa sera ho l'incontro con la Dashi. Lavoro. Stanno arrivando tante richieste di lavoro. Il che non mi spiace. Ho bisogno di muovermi, ho bisogno di tenere la mente occupata. Non ho nessun problema particolare, le cose stanno scorrendo abbastanza bene. Ma devo muovermi.
Stò chiedendo preventivi a destra e a sinistra. Devo sentire anche il ranch. Voglio la merce di quel ranch sulle mie tavole.
Ho chiesto un preventivo anche a Charlotte Alcot. Naturalmente in veste di cliente. In veste di ... amica? posso ritenermi tale stiamo parlando molto con lei. Mi ricorda me alla sua età. Debole all'apparenza, ma con una forza incredibile dentro. Mi piace quella ragazza. Quando abbiamo parlato di lavoro ha tirato fuori un carisma infinito. Si è proposta come socia.
Le risponderò con una domanda. Dalla risposta di quella domanda sceglierò. Non mi dispiacerebbe iniziare qualcosa con lei.
E' uscito fuori il nome Brent Ratliff anche con lei. Ho appena finito di scambiare alcuni messaggi sul cortex con lui. 
Perchè? Perchè non c'è più calma intorno a noi! Sarebbe tutto più facile.
Devo addentrarmi di nuovo in quei posti. Aspetto alcune risposte e altri preventivi e poi lo farò.
Devo trovare una casa per Hope, devo vedere di iniziare la sua istruzione su Greenfield.
Devo, devo. Devo fare mille cose.
L'unica cosa che ho capito bene in questi giorni è che, il mai e il per sempre, non esistono. Sono solo lettere e parole enfatiche da usare in un romanzo.
Tutto può cambiare e tutto si può modificare.
Io sono cambiata. Non sò se questa Sabina mi piace. Solo il tempo mi potrà dire se le  scelte che ho fatto saranno giuste o sbagliate. 
Ho tolto dal mio vocabolario le parole mai e per sempre. Questo è stato giusto, comunque vada.

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lunedì 13 agosto 2012

Il romanzo dei tre regni

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Oak Town, Greenfield.

Nella Terra che fù, esisteva questo romanzo. Il romanzo dei tre regni. Si basa su fatti storici accaduti veramente riportati in parole romanzate. Pochi i tratti che sono stati salvati e giunti a noi. Fin da quando l'ho studiato all'Università mi è rimasta impressa la figura di Diao-Chan. Non ricordo e non mi è stato detto di preciso nella parte del romanzo a lei dedicata. Ricordo solamente che si è trovata in mezzo a due controversie molto importanti. Padre e figlio se non ricordo male.
Sono tornata su Greenfield. Ieri ho chiamato i nonni paterni di Hope. I genitori di Julius. E' da tanto che non vedono la bambina e mi hanno detto che manca loro. Ho fatto un discorso molto bello con la madre di Julius che ha abbattuto ogni briciolo di barriera che era rimasto.
"Ti amava e sarebbe impazzito alla vista di sua figlia. Ma hanno voluto portarcelo via senza che avesse questa gioia, Sabina. Ti amava e avrebbe voluto che la tua felicità venisse prima di tutto. Fai conoscere suo padre ad Hope, ti manderò delle foto ma non vivere e non crescerla nel ricordo di chi non vi è più. Sarebbe uno sbaglio per te e per lei. Sei troppo giovane per vivere di ricordi e basta."
Sono crollata a piangere. Le ho risposto la verità, non cerco amore. Non lo voglio nella mia vita in questo momento. Vero che non si può decidere sui sentimenti, ma decido io chi far entrare nella mia vita. Però ha ragione. Adesso che quel barlume di luce è tornato ad illuminare la mia strada vedo tutto più chiaro. Aspetterò le foto e parlerò di Julius alla piccola.
Dopo quella chiamata sono tornata su Greenfield. Ho contattato Kayne Tannher. Mi ha abbracciato forte quando abbiamo parlato e per la seconda volta in pochi giorni ho ricambiato quella stretta con altrettanta forza. Nessuna malizia, nessun doppio senso. Pura sincerità. Con le sue battute e il suo atteggiamento ha scorticato quella corazza che mi ero creata. Anche ieri sera abbiamo continuato a scherzare sulle patate. E' stato bellissimo. E' bellissimo fuori Kayne ed è bellissimo dentro. Spero sia l'inizio di una grande amicizia.
L'ho lasciato con il sorriso sulle labbra e sono andata all'Eagles Nest. Sono arrivata con tutte le buone intenzioni del momento. Due bottiglie di whisky da regalare a Bill Blackbourne. E le ho regalate con ringraziamento per le sue parole. Fino a quella scena che mi si è posta davanti. Lui, Rachel Adams e la cameriera del saloon. Isabel. Conosco solo il nome.
Hall Point. Ratliff. Brent Ratliff. Quel nome che continua ad uscire dalla bocca di Bill e di Rachel associandolo a morte.
Bill mi ha intimato di tenere la bocca chiusa su tutto quello che ho visto e che ho sentito. Come faccio? Come posso fare con in mezzo Brent! Ecco in questo momento mi sento tanto Diao-Chan. In mezzo ad un conflitto.
Il cuore, e non per amore ma per rispetto, mi dice di stare dalla parte di Brent e di avvertirlo. Anche se di avvertire c'è ben poco. Brent sà che è in pericolo e ho la mesta sensazione che si sia già mosso qualcosa.
Dall'altra Bill mi ha fatto una proposta che mi ha fatto passare la notte in bianco. Aprire un ristorante nel Border. Aprire un ristorante su Greenfield.
Stò vagliando tutti i pro e i contro. In ambito finanziario e di marketing, oltre ad infilarvi nel mezzo la mia vita e quella di Hope.
Portare la tecnologia e l'eleganza su Greenfield senza cambiarne i modi. Sarebbe bellissimo. Sarebbe portare nei fatti i miei pensieri. Riunire se non tre, due mondi. Il romanzo dei tre regni. Core, Border, Rim. Vorrei sapere come va a finire il romanzo e che fine ha fatto Diao-Chan.
Devo muovermi, non ho molto tempo per decidere.

-Fine Registrazione Vocale-