domenica 29 luglio 2012

Wind of change

Katsushika Hokusai, Improvviso colpo di vento



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Horyzon, Capital City

E' ciò che servirebbe a me. Un vento di cambiamenti. Alcuni ve ne sono già stati.
Giorni scorsi ho incontrato Lars Wolfwood, abbiamo parlato ed è venuta fuori una collaborazione particolare con la Shouye. Devono mettere in scena due eventi. Nel primo devo creare delle sculture d'arte culinaria. Nel secondo devo eseguire solamente un banchetto. Per me sarà uno scherzo, sia il primo che il secondo. Non mi piace quell'uomo. E' uno dei punti principali della Shouye ad Horyzon ma a mio avviso gli manca la classe e la sostanza per il ruolo che deve ricoprire. Gli ho mandato delle foto di alcuni prototipi per le statue culinarie. Non mi aspettavo una risposta subito con la scelta, ma almeno un messaggio di cortesia con cui mi diceva che aveva ricevuto il tutto si. Non vi è stato nell'uno, nell'altro. A questo punto faccio fede solamente alle parole che sono state dette o mi rivolgerò a qualcuno per avere un contratto da far firmare all'uomo.
Ho passato molto tempo con Hope nel frattempo. Il nostro legame stà diventando sempre più saldo e fermo, contornato dalle telefonate con i miei genitori.
"Non capisco come mai ti ostini a crescere la piccola da sola, quando puoi avere una sfilza di uomini" Queste sono le parole che mi ripete mia madre ogni volta che ci sentiamo. Non avrebbe nemmeno tutti i torti. Potrei avere una stuola di uomini ai miei piedi, ma non ne voglio nemmeno uno.
Ho rincontrato quel Bill Blackbourne. Era a servire dietro il bancone dell'Eagle's Nest su Greenfield. Gli ho chiesto informazioni su Rachel Adams, volevo sapere che fine avesse fatto quella donna. Mi ha risposto che era morta. Peccato che i rapporti dell'Alleanza la segnalano nuovamente dietro le sbarre. Quella sera Blackbourne, mi ha ripetuto tante volte la parola morta che ad un certo punto ho avuto la sensazione, confermata a seguito che fosse un messaggio indirizzato a me. Pare che abbia un conto in sospeso con Brent Ratliff. Mi ha scambiato per una sua spia. Peccato che come sempre Ratliff svanisce nel nero del Verse per lunghe giornate. Gli ho scritto. Gli ho detto che avevo bisogno di parlargli. Svanito. Per un pò starò lontana da quel posto.
Nei giorni scorsi ho incontrato anche Arkan Mc Corvin. Il comandante Mc Corvin. Persona ambigua. Dalle notizie che si leggono l'Alleanza svolge sempre il proprio dovere e credo che a spingere il tutto vi sia il carisma di quell'uomo. Un uomo che però se avessi avuto parecchi soldi mi avrebbe accompagnato seduta stante su Clakline per la questione degli schiavi. In parte non mi dispiace che sia così. Lascia ben vedere che sotto quella divisa vi è un uomo con pregi e difetti.
Mi ha fatto la domanda giusta però. Cosa vuoi andare a fare su Clakline? Già, cosa voglio e posso andar a fare su Clakline. Come si fà spirare un vento di cambiamenti?
Mi ha dato un informazione validissima. Charlotte Alcot ha una nave. Nonostante la storia sia finita fra di loro ho la sensazione che il loro rapporto non si potrà mai scindere. Se riesco a portarmi dietro lei in questa lotta, posso portarmi dietro anche il Comandante. Ma per far cosa? L'unica soluzione che mi è passata per la testa è tecnologica. Ma la tecnologia cosa, tanto quanto spostarsi su Clakline.
Non sò da dove iniziare e come fare. Devo contattare l'Alcot e vedere di tastare il terreno. Non mi posso indebitare.
Ricerca, ricerca, studia. Tenta e se non va bene ritenta. Conosci e riconosci. Continuano a balenarmi per la testa queste parole. Ho in mente di tornare per alcuni giorni su New London. Devo decidere quando. Forse a breve. Dovrò indossare nuovamente quella maschera da cui sono scappata, ma Hope ha bisogno di allontanarsi dalla tensione che a volte porto a casa.

-Fine Registrazione Vocale-